UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO CON UN GRANDE DAPPORTO A SULMONA

Parte venerdì 9 novembre alle 21 con Massimo Dapporto in Un borghese piccolo piccolo adattamento e regia di Fabrizio Coniglio e musiche originali di Nicola Piovani la Stagione Teatrale 2018/19 del Teatro Maria Caniglia di Sulmona programmata da ACS Abruzzo e Molise in collaborazione con l’Amministrazione comunale, un capolavoro tratto dal romanzo straordinario di Vincenzo Cerami da cui è stato tratto, in un secondo tempo, l’indimenticabile film di Monicelli.

“Il romanzo, che diverge dal film in alcuni nodi narrativi essenziali, è un ritratto di agghiacciante attualità”spiegano le note del regista Fabrizio Coniglio “Quella che metteremo in scena sarà infatti una tragicommedia che nella prima parte regalerà momenti di comicità a tratti esilarante. Racconteremo questo grande romanzo classico con il sorriso, che solo i grandi autori come Vincenzo Cerami hanno saputo e sanno ancora regalarci. Per questo motivo ci affidiamo all’arte di un grande interprete del nostro Teatro, Massimo Dapporto, capace di rendere il ridicolo e il tragico nello stesso tempo, regalando grande umanità e semplicità alla famiglia Vivaldi”.

Il Borghese piccolo piccolo è Giovanni Vivaldi, un uomo di provincia che lavora al ministero, il cui più grande desiderio è quello di “sistemare” suo figlio Mario, proprio in quel ministero in cui Giovanni lavora da oltre trent’anni. Giovanni e Amalia discutono di come il figlio Mario potrà trovare un lavoro ora che ha conseguito il diploma di ragioniere. Giovanni apprende che si terrà un concorso per 1200 nuovi posti allo stesso ministero in cui lavora. Giovanni decide di iscrivere Mario, ma sapendo che lui non potrebbe farcela, va a chiedere al capufficio se può favorirlo. Il dirigente gli spiega che nel concorso vi sono due prove, una orale e una scritta; in quella orale può favorire Mario, ma in quella scritta no. Ecco l’inizio della sua ricerca disperata di una “scorciatoia”, in questo caso rappresentata dalla Massoneria, per garantire un futuro al figlio. Le aspirazioni, il desiderio di raggirare le regole che una società democratica e civile impone, sembrano quasi connaturate nell’animo di ogni cittadino italiano, la raccomandazione viene avvertita come qualcosa di necessario per sopravvivere. Da questa “ingiustizia” si dipana una serie di avvenimenti tragici che colpiscono Giovanni e la sua famiglia sino a fargli perdere ogni cosa, come ad espiare un “peccato originale”.

Massimo Dapporto così spiega in una intervista all’Ansa “Il libro racconta un Vivaldi ancora più ‘feroce’ del film, con una volgarità d’animo che dà segni di una potenzialità d’assassino. Ma la storia fa molta presa sul pubblico, perché racconta elementi che sono parte del Dna italiano. Il problema della giustizia fai da te attanaglia oggi come allora. Basta aprire un giornale che leggi e Stato appaiono impotenti, incapaci di accontentare chi è colpito da una disgrazia. Anche la raccomandazione è un tratto tipicamente italiano: Vivaldi pensa sia giusta una staffetta con il figlio, a dispetto di chi magari ha più meriti e non riesce ad andare avanti. Uomini come lui si incontrano per strada, nelle aule di tribunale, nella politica. Rappresenta la grettezza dell’animo umano”.

Accanto a Dapporto in scena ci sono Susanna Marcomeni (la moglie), Roberto D’Alessandro (il dottor Spaziani), Matteo Francomano (il figlio) e Federico Rubino (il rapinatore).

 

BIGLIETTERIA

Teatro Comunale Maria Caniglia, Via Antonio De Nino, 30 Sulmona (AQ)

Tel. 0864/52224 – info@acsabruzzo.it – www.acsabruzzo.it  – APP “Abruzzo dal Vivo”.

 

ORARI BOTTEGHINO

Martedì e giovedì dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio.

 

PREVENDITA ONLINE

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