I benzinai all’Autorità: nessuno sciopero è stato proclamato. I gestori vogliono garantire il servizio, ma sono allo stremo

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“Le scriventi Federazioni intendono immediatamente chiarire di non aver mai in nessun modo organizzato, né proclamato l’iniziativa di sciopero che viene loro attribuita.”

È quanto scrivono le Organizzazioni di categoria dei Gestori – Faib, Fegica e Figisc/Anisa – in risposta alla sollecitazione giunta dalla Commissione di Garanzia sullo sciopero nei pubblici servizi essenziali.

“Ciò non toglie che – si legge nella comunicazione congiunta sindacale – le nostre Federazioni hanno ragione di ritenere che i Gestori, da soli, in assenza di interventi immediati di sostegno, non sono più a lungo nelle condizioni di sopportare, sia sotto il profilo sanitario che sul piano economico, tutto l’onere necessario, nella presente drammatica congiuntura, ad assicurare la continuità e la regolarità del servizio essenziale di cui qui si parla.”

“Per questo, tenuto conto del silenzio, dell’indifferenza e dell’inerzia di Governo, Ministeri competenti, concessionari autostradali e compagnie petrolifere, non era più possibile tacere su quanto sia probabile, se non inevitabile, che accada”.

Noi insieme con i Gestori nostri associati “lottiamo per rimanere aperti, non per chiudere”.

Questo comparto era già gravemente malato prima dell’emergenza, e come succede a chi è colpito dal virus, se non si interviene immettendo ossigeno, i gestori sono condannati a chiudere e fallire.

Ma “la mancanza di liquidità, come si comporterebbe qualsiasi virus, non fa distinzioni in funzione dell’essenzialità del servizio prestato dall’impresa che colpisce”.

FaibFegica e Figisc/Anisa hanno infine chiesto all’Autorità “di svolgere una azione di mediazione nei confronti del Governo, nell’interesse condiviso volto a salvaguardare la regolare erogazione del pubblico servizio”.

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