Digitalizzazione amministrativa pubblica e privata: a cosa serve?

Si sente tanto parlare di digitalizzazione amministrativa, transizione digitale della pubblica amministrazione, azienda 2.0, ma esattamente cosa si intende con questi termini e quali obiettivi hanno?

La digitalizzazione amministrativa, che sia in ambito pubblico o privato, prevede l’implementazione di tecnologie digitali nei diversi processi di erogazione dei servizi e nei rapporti con gli utenti.

Gli scopi sono diversi, a tratti simili e a tratti differenti, scopriamoli insieme.

La digitalizzazione amministrativa nelle aziende

Le aziende hanno iniziato la sfida della digitalizzazione dei processi amministrativi, e non solo, molto prima della Pubblica Amministrazione.

Già con l’avvento delle prime macchine elettroniche e, ancor più di internet, è iniziata una vera corsa verso lo snellimento dei processi amministrativi aziendali, per semplificare e risparmiare tempo e risorse.

Sono state assunte nuove competenze, implementati nuovi software e piattaforme, per modernizzare tutta la macchina e renderla più smart.

D’altra parte, lo scopo era, appunto, rendere tutto più fluido, accessibile a chiunque in qualunque momento e luogo.

La digitalizzazione ha dato un contributo molto importante al servizio di dematerializzazione dei documenti cartacei, meglio conosciuti come analogici, sempre con lo scopo di snellire flussi, semplificare procedure, che siano essere produttive o legate alle vendite e al marketing.

Ma la digitalizzazione riguarda molto altro.

Questa include gli spazi di lavoro, non più racchiusi tra le quattro mura dell’ufficio, ma aperti, senza confini, dove tutti si possono incontrare rimanendo a casa o in villeggiatura.

Il lungo periodo della pandemia ce lo ha insegnato con lo smart working.

Le aziende 2.0 sfruttano molto il canale online anche per il marketing e la vendita, coprendo un bacino di utenza sempre maggiore e personalizzato e non hanno trascurato un netto miglioramento anche del flusso documentale interno ed esterno.

Insomma, messa così, le aziende ci hanno solo guadagnato in efficienza.

Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione

La transizione digitale delle PA è un processo avviato già da anni, con lo scopo di rendere maggiormente fruibili i servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione, da parte dei cittadini.

Questa, di fatto, copre diversi ambiti di vita del cittadino e ha lo scopo di abbattere le distanze tra quest’ultimo e la Pubblica Amministrazione.

Spazio quindi alla digitalizzazione dei servizi comunali, dei servizi sanitari, postali, nelle scuole e in tutto ciò che può migliorare accessi e condivisioni degli storici relativi alla vita dei cittadini.

I benefici della transizione digitale da parte della Pubblica Amministrazione sono evidenti e numerosi.

Basti pensare alla possibilità di accedere al proprio fascicolo sanitario elettronico o di fruire della telemedicina. Quest’ultima ad esempio consente di richiedere consulti e prescrizioni di terapie a distanza, semplicemente sfruttando i canali digitali, messi a disposizione dal Web e da software dedicati.

Anche le imprese ne giovano in tal senso, potendo effettuare molte operazioni in ambito amministrativo e fiscale direttamente tramite gli appositi portali della Pubblica Amministrazione.

Ne sono un esempio i diversi servizi di pagamento online da patre dell’Agenzia delle Entrate, rivolte sia a alle aziende che al cittadino.

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