Lasciato il convento, si recò per un breve periodo presso le suore di Patna, nel medio Gange, per acquisire nozioni sanitarie. Si fermò lì quattro mesi, nei quali si convinse del ruolo che l’igiene e una migliore alimentazione potevano avere nel migliorare la vita di coloro che abitavano negli slum. Tornata a Calcutta, alla fine del 1948 cominciò la sua missione al servizio dei poveri recandosi con cinque rupie nello slum di Motijhil: qui inizialmente ebbe come base una capanna, dove cominciò a insegnare e ad assistere i bambini poveri della zona. Presto attorno a lei si formò una piccola rete di volontari che l’aiutavano nell’insegnamento, nella distribuzione di cibo e nella diffusione di elementari pratiche igieniche. Grazie all’aiuto di uno di questi collaboratori, Michael Gomes, nel febbraio 1949. Madre Teresa poté trasferirsi in una casa. Dopo aver assistito una donna che moriva in strada, decise di riservare una stanza di quella casa a malati e moribondi. Nel marzo 1949 una sua ex-allieva, Shubashini Das, si unì a lei, creando le basi per la costruzione di una piccola comunità.