Meteo. Strabilianti Mammatus immortalate ieri sera a Carsoli. Che cosa sono

Meteo. Nella foto immortalata ieri sera da Valerio Berardini in Abruzzo, più precisamente a Carsoli, nella Marsica occidentale, si possono notare le Mammatus, ossia una specie di nubi temporalesche che si generano sulla sommità della nuvola cumulonembo, queste ultime nubi, i cumulonembi, si estendono verticalmente fino alla media Troposfera e sono le più imponenti in natura: si parla dunque di un temporale, il quale si sviluppa fino ad assumere un aspetto torreggiante proprio a causa delle correnti ascensionali (inflow e updraft che lo alimentano), mediante aria più calda e umida nei bassi strati, d’Autunno e d’Inverno generata dalle miti e umide correnti di Scirocco e in Primavera e in Estate, dai contrasti termici dovuti alle masse d’aria caldo-umida presenti in loco. La presenza d’aria molto umida nei bassi strati e le intense correnti ascensionali, fanno sì che la sommità del temporale si carichi di un’enorme quantità di granuli di ghiaccio o graupel o cristalli di ghiaccio dovuti alla sublimazione del vapore acqueo in cristalli di ghiaccio, merito dell’ambiente freddo in cui sono immersi.

Essi rimangono intrappolati all’interno della sommità della nube e, una volta aver raggiunto un numero eccessivo e per la loro pesantezza, ne sprofondano al di fuori, facendo sì che, essi stessi, ossia i germi di ghiaccio, trovando un ambiente ostile, dunque aria fredda e secca, tendano ad evaporare, passando di nuovo allo stato aeriforme, ossia sotto forma di vapore acqueo. A questo punto, le particelle di vapor d’acqua rientrano nella sommità del cumulonembo, seguendo il medesimo processo di sublimazione e quindi divenendo di nuovo cristalli di neve, e così via, dando luogo a moti turbolenti di fuoriuscita e di rientro nella nube temporalesca, da crearne altri ammassi nuvolosi aggrovigliati simili a una mammella, in grado di originare incredibili protuberanze sull’incudine della cella temporalesca. Essendo così affascinanti e meravigliose nella loro genesi, le Mammatus possono apparire rare e strabilianti ai nostri occhi e sono spesso sintomo della conclusione di violenti temporali.

Nubi Mammatus sulla sommità ad incudine della nube temporalesca. Foto di Valerio Berardini.

Nei bassi strati è presente aria caldo-umida, mentre in quota affluisce ancora aria più fresca proveniente da una depressione meteorologica presente sulla Grecia. Le termiche generate dal riscaldamento diurno sulle cime delle montagne ascendono ulteriormente a causa della calma di vento, trasportando verso l’alto l’aria caldo-umida che si raffredda e condensa, generando cumulonembi. È il mix ideale per lo sviluppo di isolati, ma localmente anche intensi temporali orografici e/o di calore, dotati di correnti ascensionali a tratti anche forti che determinano a loro volta un locale e temporaneo calo della pressione atmosferica. Nel pomeriggio, ossia nelle ore più calde del giorno, di nuovo si svilupperanno nubi cumuliformi a ridosso dei rilievi che, solo sporadicamente, potrebbero dare luogo a qualche temporale di calore o isolato acquazzone sui monti. Queste ultime nubi cumulonembi saranno in grado di perdurare fino alle tarde ore serali, accompagnando correnti discensionali capaci di rinfrescare localmente l’aria e di dissolversi nelle ore notturne, quando viene a mancare il calore o l’energia termica necessaria alla vita delle celle temporalesche. 

Per quanto riguarda il Ferragosto 2020 sarà  soleggiato e caldo su tutto il Centro-Sud, mentre sulle zone interne farà più fresco solo di notte e al primo mattino. L’unica eccezione è rivolta alle regioni settentrionali, ove saranno possibili improvvisi e isolati rovesci o temporali sul versante alpino e prealpino, sporadicamente esposta al rischio di isolati rovesci di pioggia anche la Pianura Padana.

Grazie.

rc

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