Regione. Pettinari risponde alle accuse di D'Amico, “Sono io che devo insegnare ad un professore di economia come si legge un bilancio?”

Comunicato Stampa Domenico Pettinari – M5s Abruzzo.

Nella mia storia, di circa 20 anni di battaglie a tutela della cosa e delle casse pubbliche, ne ho incontrati tanti di personaggi che si ergevano a politici di lunga esperienza e di professori della gestione delle società partecipate, che come unica risposta alle mie precise puntualizzazioni, hanno preferito imbattersi in esternazioni colorite mischiando tutto in un calderone confusionale perché impossibilitati a smentire con altrettanta specificità le criticità rilevate.

In tutta la mia storia non ho mai avuto l’arroganza di sapere più di un altro, ma ho affidato alla lettura attenta delle carte e all’onestà intellettuale le mie analisi. E a distanza di diversi anni, purtroppo per loro, i fatti mi hanno dato sempre ragione. Dunque non vorrei essere proprio io, oggi, ad insegnare ad un docente di economia aziendale come si deve leggere un bilancio. Perché non credo che sia nell’incapacità il problema, ma piuttosto nel voler perpetuare in una propaganda volta al mantenimento di un ruolo. Sui numeri però non si danno opinioni, si analizzano i fatti.

Per quanto attiene i pochi dati forniti dal Presidente D’Amico nella propria risposta, apprendo dalle notizie della stampa che non ha contestato i dati da noi forniti, ma che si parla di “faremo”, “vedremo” e che per i crediti già reperiti le prove sono “ancora da reperire”. Ma l’analisi del M5S è su un bilancio già esistente, niente verbi al futuro, perciò dati evidentemente incontrovertibili e non soggetti ad interpretazioni, poiché la matematica non è un’opinione. Capisco solo ora perché si sia impiegato quasi una settimana a fornire una “non” risposta ai miei numerosi dati: è faticoso riuscire ad individuare nel bilancio consuntivo di TUA S.p.A. una posta, diciamo positiva, fra le cento negative.

Si dice “abbiamo ridotto i debiti complessivi di 592.939 euro”, comunicando il risultato finale e non analizzando le singole voci che costituiscono l’insieme.

Infatti se come riferito dal Presidente D’Amico i debiti verso le banche sono diminuiti di diversi milioni di euro, ma ad oggi rimangono ancora quasi 8 milioni di euro da estinguere verso le banche. In oltre gli altri debiti, come quelli verso i fornitori, continuano a crescere di oltre 7 milioni di euro rispetto al 31.12.2014, raggiungendo la cifra di oltre 37 milioni di euro al 31.12.2015, i debiti tributari crescono di oltre 700 mila euro rispetto al 31.12.2014, raggiungendo la cifra di oltre 2.200.000 euro al 31.12.2015, così come quelli verso gli istituti di previdenza cresciuti di oltre 2 milioni di euro rispetto al 31.12.2014, raggiungendo quasi 10 milioni di euro al 31.12.2015, mentre i debiti verso “altri” sono rimasti quasi sostanzialmente invariati ad oltre 15 milioni di euro al 31.12.2015. Altra voce di spesa sono i “Ratei e risconti passivi”, che si attestano ad oltre 32 milioni di euro, con un incremento rispetto al 31.12.2014 di oltre 430 mila euro.

Ma la cosa che più mi lascia perplesso da parte della valutazione del Presidente D’Amico è che lo stesso consideri separatamente le voci di bilancio, per esempio i debiti, scorporandoli dalle altre voci come quelle dei crediti e dei costi. Infatti, se tutte queste voci vengono considerate insieme si delinea perfettamente la vera situazione della Società TUA S.p.A.. Ovvero , i crediti verso le controllate o controllanti, continuano a crescere rispetto al 31.12.2014, raggiungendo rispettivamente quota 4.863.238 euro al 31/12/2015 ( con 2.164.296 di incremento rispetto al 31.12.2014) e quota 34.830.680 euro (con 8.869.900 di incremento rispetto al 31.12.2014). I crediti verso i clienti sono stati svalutati per oltre 8 milioni di euro, mentre quelli verso “altri” per oltre 9 milioni di euro, si capisce quindi come la TUA S.p.A. abbia difficoltà a recuperare i crediti, costretta poi a svalutarli e contestualmente non riesca a pagare i fornitori facendo lievitare il debito nei loro confronti. Dunque diminuire il debito con le banche non vuol dire cancella i debiti con i fornitori.

Inoltre, per quando attiene i costi, il Presidente D’Amico afferma che con la creazione di TUA S.p.A. questi siano in netta diminuzione. Ma quando costa questa diminuzione? Tagli di servizio per 650mila km di trasporto pubblico e riduzione del personale con 80 unità in pensionamento. Ecco i costi tagliati, personale e servizi. Ma come mai alla diminuzione dei servizi alcuni costi come pneumatici e lubrificanti, ricambi, manutenzioni del settore ferroviario e indennizzi assicurativi aumentano? Infatti, se si analizzano le voci che compongono l’intero costo di produzione, si evidenzia come proprio le voci sulle quali il governo regionale ha puntato la propaganda, sono tutte in aumento nel raffronto 2014 2015. Ed è su questo che si basa l’analisi del M5S visto che i dati del 2016 li avremo solo nel 2017 quando il bilancio sarà approvato.

Se per ottimizzazione dei servizi si intende il taglio di questi, o se per potenziamento della struttura ferroviaria si intende la semplice riduzione delle singole fermate dei treni lungo la corsa effettuata, allora siamo veramente messi male.

In ultimo consiglio al Presidente D’Amico la prossima volta di farsi comunicare non solo i totali delle poste in bilancio, ma anche i parziali delle singole voci che compongono il totale, così da avere un quadro più chiaro della reale situazione della società da Lui amministrata e di informarsi, prima di convocare conferenze stampa, dove venga richiesta la presenza di Consiglieri regionali, delle date in cui vengono svolti i Consigli regionali a L’Aquila, visto che già da una settimana era stato convocato dal Presidente il Consiglio, motivo per il quale il sottoscritto pur volendo non avrebbe potuto partecipare alla conferenza stampa tenutasi in data odierna.

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