TOLLO, ART. 1: SCUOLA… ”PRIVATA”

Riceviamo e pubblichiamo.

Potremmo dire che un “ordinanza non si nega a nessuno”. Dopo l’Ordinanza “illegittima” di affidamento del servizio di igiene urbana, dopo l’occultamento della lettera del Ministero del”Ambiente che invitava a rimuovere detta ordinanza, siamo arrivati alla “ordinanza sindacale” di chiusura delle scuole, di ogni ordine e grado,  per il pomeriggio del 13 febbraio.

Poichè l’ordinanza è uno “strumento straordinario” , attribuito al sindaco, che serve a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, in molti si chiederanno il perchè della chiusura del 13 pomeriggio: non sono previste calamità, non è prevista neve, non sono previste alluvioni, la guerra pare che non sia stata ancora dichiarata…….allora perchè?.

Perchè domani è carnevale ed il sindaco, avendo voglia di scherzare,  ha organizzato una festa in piazza. Premesso che non si è contrari alla festa del carnevale ed al divertimento in generale, crediamo che l’ordinanza non abbia i requisti previsti dalla legge e per di più non è stata concordata con i dirigenti scolastici in spregio all’autonomia degli istituti,  altrimenti non c’era bisogno dello strumento dell’ordinanza, i quali nel loro piano annuale non prevedevano la chiusura per tale ricorrenza.

L’ordinanza, emessa venerdì, è stata notificata alla dirigenza scolastica, solo questa mattina, 12 febbraio. Sono esilaranti le motivazione  addotte per giustificare l’emissione dell’ordinanza:

si scrive: ”tenuto conto che al fine di concorrere ad una perfetta riuscita dell’evento ed evitare possibili disagi al personale docente e non docente residente”..cioè chiudiamo la scuola per timore che la manifestazione organizzata dal sindaco vada deserta, inoltre non si  comprende  a quali disagi potrebbero andare incontro il personale docente e non docente residente, i non residenti si arrangiassero, se la scuola fosse stata aperta e loro avrebbero lavorato normalmente come fanno ogni giorno. Ancora: “ritenuto, pertanto necessario disporre al fine di salvaguardare la pubblica incolumità la sospensione delle attività didattiche alle scuole di ordine e grado..” cioè se i bambini stanno in classe, come ogni giorno, rischiano l’incolumità e noi per non farli rischiare li portiamo tutti in piazza. Allora siccome noi teniamo molto alla incolumità dei nostri figli non li mandiamo più a scuola e li facciamo stare tutto il giorno in mezzo alla strada, come idea non sarebbe male come spunto per  un’altra ordinanza e sarebbe sicuramente accolta con entusiasmo da tutti i ragazzi. Per finire si fa riferimento agli artt. 50 e 54 della legge sull’ordinamento degli enti locali (T.U.E.L).

Gli articoli citati (50 e 54 del TUEL) niente hanno a che vedere con l’ordinanza emessa. In conclusione, crediamo che non si possa “ordinare” la chiusura delle scuole per la buona riuscita di una festa, senza aver concordato il tutto con la scuola stessa che tra l’altro, per legge, gode di autonomia decisionale. Questo ulteriore fatto, unito a quello sulla composizione della giunta, all’ordinanza sull’affidamento del servizio rifiuti, all’occultamento della lettera del Ministero dell’Ambiente, alla firma di alcuni provvedimenti quale responsabile senza essere responsabile, ecc.  rivela, purtroppo, un modo di pensare che fa presumere che il sindaco Angelo Radica essere “il proprietario” della cosa pubblica. Questa pretesa padronale e questa concezione privatistica del “bene pubblico”  non tiene conto che si è amministratori pro-tempore, eletti per essere “al servizio” delle persone e non per servirsi delle persone e rivela una scarsa cultura amministrativa Un ultima preghiera: siccome il 29 marzo compio gli anni ed avrei intenzione di fare una festa, sarebbe opportuno, per la buon riuscita del mio compleanno, “ordinare” la sospensione di tutte le attività lavorative nel nostro comune ….scherzo….c’è poco da festeggiare.

 

  • Tollo, 12 febbraio 2018, Gruppo consigliare Art. 1 per Tollo, Ettore Leve

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