UNIVERSITÀ DEL GUSTO: IL COORDINAMENTO REGIONALE UDU-360 GRADI CONTRO IL PROGETTO

Nei giorni scorsi è apparso, fra i titoli della stampa regionale, l’annuncio di diversi esponenti del centrodestra abruzzese di voler sostenere e finanziare con 1,5 milioni di euro di fondi pubblici il progetto di realizzazione di un Campus privato di un celebre chef abruzzese, in collaborazione con l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma.

Già lo scorso anno si era cercato di inserire il finanziamento, in quella circostanza di un milione di euro, con un emendamento ad una proposta di riconoscimento di un debito fuori bilancio, poi ritirato dopo le critiche dell’opinione pubblica.
Quest’anno il finanziamento è tornato all’ordine del giorno della Commissione bilancio del Consiglio regionale, e temiamo che questa volta la maggioranza non sia intenzionata a fare passi indietro sul punto, considerato anche l’aumento dell’impegno economico ipotizzato rispetto a quello dello scorso anno.

Ma il quadro regionale, nel quale tale finanziamento si colloca, non è assolutamente cambiato sul piano del sostegno alle Università pubbliche presenti all’interno del territorio regionale e del diritto allo studio universitario. Riteniamo, pertanto, come già rappresentato lo scorso anno, che la Regione, prima di ipotizzare l’erogazione di contributi economici a realtà formative di carattere privato che intendono collaborare con Università di altre regioni, dovrebbe investire maggiori risorse nel potenziamento e nel miglioramento del sistema universitario regionale esistente e nel diritto allo studio per coloro i quali decidono di frequentare le università pubbliche, tenendo debitamente conto del fatto che esistono già, sul territorio regionale, corsi di studio e di formazione nell’ambito enogastronomico di riconosciuta qualità.

Ricordiamo ai vertici della nostra Regione che l’Abruzzo non eccelle nel sistema di diritto allo studio, e che tutt’oggi esistono numerose situazioni di disparità tra gli studenti degli atenei abruzzesi, molte delle quali risolvibili con stanziamenti di gran lunga inferiori a quello ipotizzato per il Campus privato di Castel di Sangro.

Invitiamo pertanto l’Amministrazione e il Consiglio regionale, prima di dedicare finanziamenti all’istruzione privata, ad effettuare una ricognizione di tutte le criticità segnalate negli anni dalle associazioni universitarie e dagli Atenei abruzzesi, impegnandosi ad individuare idonee soluzioni, assolvendo appieno alle competenze attribuite dalla Costituzione alle Regioni in tema di diritto allo studio e istruzione universitaria.

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