L’anno 2018 sarà ricordato dagli italiani, almeno nel campo culinario, perchè da questo anno in Italia sarà possibile acquistare e consumare insetti commestibili (si parla di insetti esclusivamente allevati). Dal primo gennaio del 2018, infatti, entrerà in vigore la nuova normativa sul novel food, che prevede la vendita e il commercio nei Paesi membri dell’Unione Europea, di insetti o di alimenti che li contengono. Naturalmente dovranno essere dichiarati sicuri per i consumatori e le procedure di allevamento dovranno essere controllate per scongiurare rischi di contaminazioni microbiologiche. Insomma, così come si allevano bovini e maiali, dall’anno prossimo esisteranno allevamenti di libellule e cavallette. In Olanda, in Belgio e in Svizzera già si consumano abitualmente farine con all’interno insetti polverizzati. Si prevede che per introdurli anche in Italia si partirà proprio da alimenti secchi, barrette energetiche e farine alimentari.Secondo la ricerca condotta dalla Fao, il commercio e la vendita di insetti comporterebbe numerosi vantaggi anche per l’economia, specie per i Paesi in via di sviluppo.
Gli insetti potrebbero rappresentare una scelta valida sia dal punto di vista nutrizionale sia dell’impatto ambientale. Essi infatti sono una fonte di cibo altamente nutriente perché forniscono proteine di alta qualità paragonabili a quelle fornite dalla carne e dal pesce.
Sempre secondo la FAO, dal punto di vista ambientale, gli insetti presentano un’alta efficienza di conversione nutrizionale, in media possono convertire 2 Kg di cibo in 1 Kg di massa, laddove un bovino necessita di 8 Kg di cibo per produrre l’aumento di 1 Kg di peso corporeo.
I criteri di introduzione delle specie edibili in Europa saranno definiti a partire dalle liste già compilate da alcuni Stati membri, e sulla base degli insetti di cui è più facile dimostrare il consumo tradizionale in Paesi terzi.
Probabilmente grilli, cavallette e tarme delle farina saranno tra le prime specie a comparire sulle nostre tavole.
Nel mondo si consumano più di 1.900 specie di insetti, quelli più comunemente usati come cibo sono:
- coleotteri (31%);
- lepidotteri (bruchi, 18%);
- api, vespe e formiche (imenotteri, 14%),
- cavallette, locuste e grilli (Ortotteri, 13%);
- cicale, cicaline, cocciniglie e cimici (Emitteri, 10%);
- termiti (Isotteri, 3%);
- libellule (Odonati, 3%);
- mosche (Ditteri 2%)
Buon Appetito con la natura.