Sono passate alcune ore dalla lettera di dimissioni dell’ormai ex Assessore comunale di Pescina Luigi Soricone, che è arrivata la replica del Sindaco Stefano Iulianella.
Replica che il primo cittadino ha voluto legare ad una lettera aperta postata su Facebook.
Lettera aperta al Consigliere Luigi Soricone. (il Sindaco Stefano Iulianella)
Un documento forte, dal quale si evince che il rapporto tra Soricone e i suoi ex colleghi di maggioranza era da tempo deteriorato e che fa intendere come le strada politica tra l’ex Assessore e l’ex sua maggioranza è ormai divisa e su fronti opposti anche e soprattutto in vista delle prossime elezioni Amministrative.
Se qualcuno è deluso questo sono io, caro Luigi. E lo sono soprattutto per l’amicizia trentennale che ci legava. Mi sarei aspettato da Te un messaggio di chiarezza, non oggi con una lettera di dimissioni tardiva, ma già da qualche mese fa. Mi sarei aspettato un atto di coraggio dal momento nel quale hai deciso di intraprendere un altro percorso politico, con altri gruppi ed altre persone. È fatto noto a tutti, infatti, che stai intavolando trattative su più fronti, per la costruzione di una lista in contrapposizione a quella di cui fino a ieri hai fatto parte con un ruolo primario. Ti ho lasciato fare per capire fino a che punto volessi arrivare, dopo la Tua promessa di lealtà e correttezza. Prendo atto che hai disatteso quell’impegno, non al Sindaco, ma a Stefano. Ognuno di noi è libero di percorrere le proprie strade per soddisfare le proprie ambizioni personali, ma ciò che mi rammarica è che, per raggiungere tale scopo, nel corso dei 5 anni trascorsi all’interno della Giunta, hai utilizzato scorrettezze nei confronti dei Tuoi colleghi amministratori. E mi riferisco precisamente a tutte quelle situazioni in cui hai attribuito colpe e responsabilità nei confronti dei Tuoi colleghi (a loro insaputa e sempre in loro assenza, spesso raccontando a terzi anche inesattezze per utilizzare un eufemismo) con l’unico scopo di evitare di assumerti la responsabilità di ciò che non è andato come speravi. Se vuoi, puoi continuare a giocare a fare il buono, vittima delle cattiverie altrui, io sono stato educato ad assumermi, invece, così nella vita pubblica come in quella privata, la responsabilità delle mie scelte e delle mie azioni, senza mai nascondermi dietro un dito.
E se il rapporto personale avrebbe potuto, con sofferenza, passare in secondo piano, visto che siamo chiamati ad amministrare la cosa pubblica, insopportabile al contrario è stato vedere come tu abbia preso posizioni divergenti su temi importanti di questa nostra Città. Il richiamo, ovviamente, è alle ultime decisioni politiche adottate dalla Regione e adempiute dalla Asl in materia sanitaria, tese a penalizzare la comunità ed il territorio per il quale mi batto. Se pure avrei potuto comprendere il tuo non esporti contro l’azienda per la quale lavori, mai avrei potuto immaginare che ti saresti spinto ad accompagnare ed assecondare coloro che, non da oggi, mortificano e sviliscono la nostra comunità e le sue aspettative. Accolgo quindi le tue dimissioni come un sollievo, perché, quanto meno, risolvono l’equivoco di avere in seno alla nostra Amministrazione non collaboratori ma avversari. Siamo stati eletti per fare gli interessi della Città, non solo di quelli che ci hanno votato, ma anche di quelli che non lo hanno fatto. A questo voglio dedicare il mio tempo, quindi non mi dilungo. Resta in ogni caso la ferita ingiusta inferta a rapporti umani, ma preferisco evitare inutile teatralità pubblica, sono certo che la vita riservatamente darà altre occasioni per approfondirla e, se del caso, rimediarla.