Focus sui servizi di Macerata Musei apre la prima giornata di riflessione sul Patrimonio in pericolo

 

 

MACERATA – E’ iniziata con la presentazione e la visita alle eccellenze di Macerata Musei, la giornata maceratese dedicata alla riflessione sul nostro Patrimonio in pericolo. Sicurezza, prevenzione e rinascita. Riflessioni ed esperienze territoriali, promossa dal Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) in collaborazione con la Regione Marche, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Comune di Macerata, il Comune di Camerino, l’Università degli Studi di Macerata, l’Università degli Studi di Camerino, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Casa Italia e che vedrà domani la seconda tappa del percorso a Camerino.

 

A fare gli onori di casa agli ospiti, in primis l’on. Silvia Costa, della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo, Cristina Loglio del Mibact, insieme a Simona Teoldi e funzionari del turismo della Regione Marche, amministratori di Urbisaglia e Montelupone, due dei Comuni del Ma.Ma, sono stati il sindaco Romano Carancini, l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde e la direttrice dei Musei Alessandra Sfrappini.

 

Focus della mattinata, che ha preceduto il convegno al teatro della Filarmonica, è stato non solo sulla bellezza dei musei che “parla da sé” ma sulla conoscenza dell’offerta di servizi di Macerata Musei, affatto scontata vista la sua ricchezza e interazione con il territorio. Essi sono largamente orientati all’accessibilità, vanno dagli strumenti e sussidi di fruizione delle opere  ai non vedenti ai laboratori con i giovani extracomunitari richiedenti asilo politico, passando per l’impiego di volontari del servizio civile con esperienze per loro arricchenti. Sono stati proprio tre ragazzi Matteo Togni, Michele Giuli e Teresa la Matina, impiegati nel servizio civile nei Musei civici, a fare da guida all’, e ai presenti attraverso la mostra Capriccio e Natura e le opere salvate dal terremoto, la sala dell’Eneide, il museo della Carrozza, prima di far conoscere da vicino il laboratorio di rinascita comunitaria Mani che parlano,  nato dalla collaborazione del Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza e del Liceo artistico Giulio Cantalamessa di Macerata con i Musei.

 

A palazzo Buonaccorsi, gli studenti del Liceo artistico e i ragazzi beneficiari del CAS del Centro d’Ascolto e di Prima Accoglienza lavorano a coppia settimanalmente, sotto la guida degli insegnanti, per la realizzazione di dieci opere scultore, in un rapporto di reciprocità tra soggetti caratterizzati da estrazioni culturali differenti (studenti italiani, ragazzi richiedenti asilo). Con questa esperienza, i Musei maceratesi, utilizzando un approccio narrativo-educativo di valorizzazione delle collezioni e del territorio, svolgono una funzione sociale e attraverso l’arte aprono un dialogo autentico tra due realtà distanti culturalmente per favorire l’integrazione e promuovere un nuovo modello di cittadinanza fruita anche attraverso il museo.

 

Con progetti come questo – afferma l’assessore alla Cultura Stefania Monteverdei musei di Macerata fanno crescere  insieme le persone, ragazzi italiani e stranieri, diversi nelle storie ma uguali nei desideri, con le scuole, le associazioni e le istituzioni, insieme attraverso le arti costruiscono la società aperta fondata sulla conoscenza e sulla cura del patrimonio che abbiamo ereditato”. Ma la promozione del territorio e dei musei non può non tener conto della rete web e dei Wiki, lo strumento per eccellenza di creazione condivisa dei contenuti e delle informazioni, i cui progetti sono stati illustrati dal prof. Pierluigi Feliciati dell’Unimc. Tra essi Wiki: Appennino Centro Italia, nato nel 2017 e sostenuto o da Unimc per attivare un processo dal basso con un ampio coinvolgimento della comunità finalizzata alla ricchezza e alla qualità delle informazioni web sul proprio territorio che ha  visto varie iniziative come formazione, sessioni collettive di editing (Editathon), i format Wiki loves Marche. (ap).

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