ALDO ANTONELLI: MERCATO SENZA COSCIENZA

Sto leggendo l’ultimo libro di Federico Rampini: IL TRADIMENTO e a pagina 132/133 leggo:

«Non possiamo demandare al funzionamento dei mercati la creazione di una società equa perché i mercati non hanno coscienza, non hanno morale, non sanno distinguere tra ciò che è giusto e ciò che non lo è. I mercati sono una struttura che disciplina le economie, non la società. Se li lasciamo agire come meccanismo operativo della società, tratteranno anche la vita umana come una merce».

(Sergio Marchionne il 27 agosto 2016 parlando all’Università Luiss di Roma)

Rampini commenta:

«Marchionne mostra scarsa cultura economica e giuridica quando dice che il mercato “disciplina l’economia”. Il mercato è una costruzione storica, complessa e sofisticata, una sedimentazione di istituzioni e di regole fatte dagli uomini. Chi stabilisce, per esempio, le regole assurde che consentono alla Fca di Marchionne il privilegio di scegliersi una sede fiscale diversa a piacimento, per pagare meno tasse? Chi stabilisce che lo stesso privilegio non spetta al cittadino del ceto medio, che non può lavorare in Italia e arbitrariamente fissare la propria residenza fiscale a Montecarlo o alle Bahama? Lo stabiliscono delle leggi proposte da governi, votate da Parlamenti, su sollecitazione e pressione dei poteri forti. Non “il mercato”».

Aldo

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