Sono 1.400 gli insegnati abruzzesi che finalmente beneficeranno di un contratto di assunzione a tempo indeterminato grazie al piano di riforma della scuola varato dal Governo Renzi.
Il Presidente del Consiglio ha inviato ieri, mercoledì 11 novembre, una lettera di benvenuto “nella comunità delle donne e degli uomini che lavorano a tempo indeterminato per lo Stato” a tutti i professori da poco immessi in ruolo attraverso l’invio via mail delle ultime 50mila proposte di assunzione in tutta Italia per i restanti aventi diritto.
Il piano straordinario della scuola mette fine, così, alla cronica precarietà della posizione degli insegnanti nel nostro Paese, costretti, da anni, ad interrompere i piani di studio nelle classi e a rinunciare ad un lavoro che è una vera e propria missione educativa e formativa.
“Grazie a ‘La Buona Scuola’, 1.400 insegnanti abruzzesi dicono addio all’infinita e travagliata esperienza del precariato e lo fanno nel migliore dei modi, con un’assunzione a tempo indeterminato”, ha così commentato Matteo Bonfante, responsabile scuola Pd Abruzzo.
“Si chiude una fase che per anni ha visto lo svilimento della scuola e dei suoi protagonisti. Si cambia impostazione: grazie all’immissione in ruolo di tanti docenti, sarà finalmente possibile creare un’adeguata e completa offerta formativa” ha continuato Bonfante, aggiungendo: “Ancora una volta il governo e il PD mostrano in prima linea nella battaglia al precariato. Non si tratta solo di numeri; da adesso migliaia di persone potranno vivere con maggiore serenità. Questo, più che un merito della politica, è il giusto riconoscimento nei confronti degli insegnanti”.
Concorde sul punto anche la Senatrice Pd Stefania Pezzopane che ha affermato: “Anche in Abruzzo arriva ‘La Buona Scuola’ e già 1.400 insegnanti ricevono la proposta di nomina del Ministero per la Fase C. sono felicissima per loro e per tutti gli altri che vedono realizzare un sogno che sembrava impossibile. E sono soddisfatta per l’esito di questa riforma del Governo Renzi che sta dando immediatamente i suoi concreti frutti. Tutto si può migliorare, ma insegnanti non più precari sono proprio una gran cosa. Questa è la volta buona”.
Claudia D’Orefice