Avezzano, continua la battaglia delle lavoratrici ex LSU

Avezzano. Continua la protesta nella Marsica delle lavoratrici ex Lsu, dopo le manifestazioni degli ultimi giorni, che continuano ad operare in situazioni precarie nelle scuole per i lavori di pulizia, vigilanza e di piccola manutenzione per il progetto ‘Scuole belle’ portato avanti dal governo centrale.

La Filcams-Cigl denucnia che “da marzo 2014 ad oggi, le lavoratrici hanno avuto una riduzione del reddito di circa il 30 per cento, nonostante un forte aumento dei carichi di lavoro. Mentre il lavoro di pulizia nelle scuole è rimasto lo stesso, le ore per poterlo svolgere sono diminuite, mediamente, del 60 per cento%”. Si apprende poi dalla nota sindacale che “le lavoratrici si sono adattate a tutte le possibili condizioni, a disagi, spostamenti, anticipi di denaro per le trasferte, lavori edili sotto le intemperie, lavoro nei giorni festivi ed in tutti i possibili orari, per arrivare alla fine ad avere meno reddito per sé e risultati poco soddisfacenti sia nelle pulizie delle scuole sia nei lavori di decoro”.

Lo stipendio delle lavoratrici ammonterebbe oggi ad una media di 700 € al mese.

“Abbiamo deciso di riunire le lavoratrici davanti all’Istituto Galilei di Avezzano per un’azione di volantinaggio indirizzata agli studenti ed alla popolazione invitando anche la stampa, per dettagliare ancora meglio le nostre preoccupazioni ed annunciare l’avvio della procedura di raffreddamento e dell’ eventuale  sciopero dal servizio da effettuarsi entro il mese di ottobre, previa convocazione in Prefettura”.

La manifestazione di lunedì scorso dovrebbe aver seguito, in quanto le istituzioni competenti sembrano voler aspettare prima di affrontare la questione.

Redazione IlFaro24.it

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