Coronavirus, come fronteggiare l’emergenza economica

L’emergenza Coronavirus continua ad abbattersi sul nostro paese trascinando nel suo buco nero non soltanto la sanità italiana e la salute dei cittadini, ma anche l’economia intera. Un situazione che più volte è stata paragonata a quella di una guerra, ed in effetti le differenze sembrano essere poche.
Si parla purtroppo di ricostruire un sistema quasi da zero, impresa che sarà ancora più evidente quando la diffusione del virus si sarà finalmente arrestata e sarà necessario rimboccarsi le maniche per far ripartire un intero paese.
Di proposte al momento ne sono già uscite, quasi tutte mettono al centro del dibattito il mondo del credito, da sempre un termometro per tastare il livello di salute di una economia nazionale. Si sta facendo largo l’idea lanciata da Mario Draghi, relativa prestiti a interesse zero da parte della BCE o delle banche per aggiungere nuove armi a quelle garantite dai singoli governi nazionali.
Un’idea che potrebbe essere interessante e rivelarsi vincente per far ripartire l’economia, dato che a breve ce ne sarà realmente bisogno e contando che è sempre dalla apertura del credito ad aziende e privati che si può rimettere in moto il mondo dei consumi.

Il mercato dei prestiti

Attualmente il mercato dei prestiti è un mondo variegato formato da tanti prodotti tesi a garantire liquidità a privati ed aziende. Sarà importante sostenere entrambi i comparti, a privati ed aziende, attraverso concessione di finanziamenti.
Si pensi ai finanziamenti personali, quelli senza obbligo di destinazione; i prestiti personali secondo Finanzamia sono estremamente richiesti (almeno stando a prima del Coronavirus) grazie alle molteplici offerte online messe a disposizione da banche e finanziarie: una vastità di prodotti che comprende anche prestiti senza busta paga, prestiti per ristrutturazione, per liquidità o per studio.
Diverso è il discorso relativo ai finanziamenti per imprese: si parla di cifre più importanti ma che servono agli imprenditori per evitare di andare a gambe all’aria. Le attività commerciali sono ferme e lo resteranno ancora a lungo, anche dopo la riapertura ci vorrà comunque del tempo per tornare ad incassare; mai come in questo momento è indispensabile il sostegno al credito per non far tracollare l’economia nazionale.   
L’idea che sia la BCE ad intervenire direttamente erogando prestiti a interessi zero a imprese, famiglie e istituzioni sanitarie potrebbe essere interessante; così come quella di imporre alle banche di erogare prestiti a interessi dello stesso tipo, a interessi zero, per rimettere in moto il meccanismo.

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