Il 1 giugno al Teatro Comunale si parlerà di fine vita.
Maria Amato, ex parlamentare e firmataria della legge D.A.T. : “Questa iniziativa rappresenta per me un momento di fierezza”
Casoli (Ch), 26 maggio 2018 – Tutto pronto per “Il fine vita tra scienza e coscienza”, il convegno che si terrà a Casoli venerdì 1 giugno e che vedrà la partecipazione di Mina Welby. Il convegno, organizzato dall’associazione L.U.C.E. Lab con il patrocinio del Comune di Casoli e dell’Ordine degli Avvocati di Lanciano, affronterà una tematica di grande attualità con noti relatori che contribuiranno ad approfondire il delicato tema del fine vita.
L’incontro che si terrà alle 17.30 al Teatro Comunale, vedrà, oltre alla presenza di Mina Welby, co-presidente dell’associazione “Luca Coscioni” e personaggio noto per le sue battaglie a favore dell’autodeterminazione, la partecipazione della dott.ssa Maria Amato, ex parlamentare e membro della Commissione Affari Sociali e Sanità della Camera dei Deputati, di padre Nando Simonetti, docente di teologia morale e in video conferenza Severino Mingroni, di Casoli, attualmente consigliere nazionale dell’Associazione “Luca Coscioni”. Modererà l’evento Lucio Zinni, medico, scrittore e responsabile nazionale della comunicazione di S.I.M.G.
“Questa iniziativa rappresenta per me un momento di fierezza – sottolinea Maria Amato, ex deputato e membro della Commissione Affari Sociali e Sanità tra gli artefici dell’approvazione della Legge D.A.T. (219/2917) – che mi fa guardare alla mia parentesi parlamentare come a una parentesi costruttiva. Per quanto il percorso di legge si sia concluso, c’è una difficoltà nella fase attuativa per coloro che chiedono di avvalersi delle disposizioni anticipate di trattamento”. “Nonostante i Comuni si siano attivati con l’istituzione di registri che accolgono i nomi di coloro che vogliono compiere questa scelta – aggiunge la dott.ssa Amato – manca ancora la diffusione capillare che soltanto eventi come questo possono contribuire a dare. Le legge peraltro è stata sintetizzata a livello di comunicazione, è molto più ampia, si pensi ad esempio al consenso informato dell’art. 1 della stessa che è legato alla consapevolezza della propria salute e dispone che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge”.
“E poi c’è un altro aspetto molto importante – conclude la firmataria delle legge D.A.T. – che è quello del tempo del colloquio tra medico e paziente che ha necessità di essere custodito, protetto e utilizzato. Perché non esiste legge senza relazione forte tra medico e paziente”.
Di notevole impatto sarà sicuramente la partecipazione al convegno di Mina Welby, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni dal 2011 la quale dopo la morte del marito Piergiorgio, ha proseguito il suo impegno e continua a testimoniare nei dibattiti pubblici l’importanza di temi come la libertà e la dignità della persona, le scelte di vita e fine vita, nonché la rilevanza di un’assistenza adeguata alla persona malata e la vita indipendente della persona disabile. La prima firmataria di una proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita, arriverà a Casoli al mattino quando incontrerà, insieme al teologo don Enzo Masotti, gli studenti dell’Istituto Superiore “A. Marino”.
Al convegno del pomeriggio inoltre interverrà in video conferenza Severino Mingroni che vive a Casoli e che è consigliere nazionale dell’Associazione Luca Coscioni. Mingroni ha visto cambiare la sua vita il 22 Ottobre 1995 a causa di una trombosi alla arteria basilare destra in seguito alla quale è divenuto un disabile gravissimo con la LIS (sindrome locked-in). E’ singolare la storia di Mingroni che riesce a comunicare e a portare avanti le sue battaglie, grazie all’ausilio del pc e di uno strumento chiamato “head mouse” che gli consente di comandare il computer attraverso micro movimenti del capo e quindi inviare email e messaggi e gestire il suo blog (http://severinomingroni.blogspot.it).