NUOVI COVID-POSITIVI TRA GLI IMMIGRATI A MOSCUFO, INTERVIENE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE SOSPIRI

 “Si aggrava la situazione all’interno del Cas di Moscufo dove sono stati riscontrati nuovi Covid-19-positivi tra i 50 presunti immigrati, dopo i primi 7 emersi tre giorni fa. Purtroppo siamo dinanzi a un copione già scritto, di cui avevamo previsto l’esordio e di cui temiamo di conoscere anche la conclusione. Ritengo che la preoccupante evoluzione della vicenda rafforzi le condizioni per un immediato spostamento di tutti i 50 immigrati portati a Moscufo, con la quarantena obbligatoria per tutti coloro che, malauguratamente, siano ob torto collo venuti a contatto con gli ospiti della struttura. E soprattutto chiediamo al Governo e alla Prefettura come intendono gestire la situazione al fine di arginare il rischio di diffusione del virus, non potendo ovviamente solo affidarsi alla speranza nella buona sorte”. È il commento del Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri alla notizia di nuovi casi di positività tra gli immigrati di Moscufo.

“Cresce il numero dei positivi tra tutti i gruppi di presunti immigrati portati forzosamente in Abruzzo – ha sottolineato il Presidente Sospiri – e del resto era inevitabile e facilmente prevedibile: parliamo di persone che, loro malgrado, provengono da Paesi in cui il Covid-19 sta dilagando, hanno viaggiato ammassati su barconi, l’uno sull’altro, in condizioni estreme e di totale promiscuità, in cui certamente non era l’uso della mascherina la prima preoccupazione, mangiando e dormendo insieme e condividendo ogni spazio. Era ovvio e scontato immaginare che tra quelle persone ci sarebbero state dei malati per Covid-19 e che il virus già era stato trasmesso a tutti gli altri ‘compagni di viaggio’. Ed è stato semplicemente irresponsabile prendere quegli uomini, donne, bambini, sbarcati sulle nostre coste, e spalmarli nei nostri comuni, paesi, borghi, creando dieci, cento, mille nuovi focolai di coronavirus su territori già devastati dal Covid-19, città in cui abbiamo contato centinaia di morti, e centinaia di famiglie distrutte dal dolore per non aver potuto neanche accompagnare i propri congiunti nell’ultimo viaggio, per non aver potuto neanche dare loro una sepoltura. E oggi stiamo chiedendo a quegli stessi cittadini, che si ritrovano anche a dover affrontare la pesantissima crisi economica generata dal Covid-19, di ripiombare nell’incubo. Ci chiediamo come si giustificherà il Governo se a Moscufo dovesse riattivarsi il focolaio della pandemia, o forse oserà dire che a Moscufo si stava già covando il virus e che quindi tra 15 giorni esploderà indipendentemente dalla presenza degli immigrati? E come si giustificherà se anche un solo rappresentante delle Forze dell’Ordine, oggi chiamate a sorvegliare il Cas a gruppi di 10 unità per ogni turno di servizio, si dovesse ammalare per un virus che ha mietuto migliaia di vittime e che ancora oggi non conosciamo? Credo – ha ribadito il Presidente Sospiri – che oggi il Governo si stia assumendo una responsabilità pesantissima che la Regione Abruzzo non intende condividere. Per questo chiediamo di nuovo, con forza, che il Cas di Moscufo venga subito sgomberato, supponendo molto facilmente che tutti e 50 gli ospiti siano già contagiati, e che gli immigrati vengano spostati in un luogo meno esposto al contagio e protetto, sia per la nostra popolazione che per loro stessi. Inoltre ancora chiediamo che venga censito il numero e l’identità di tutti coloro che sino a oggi hanno avuto contatti con i 50 immigrati, e che per loro sia ugualmente disposta una quarantena protetta, anche a tutela delle loro famiglie”.

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