Termostato di raffreddamento motore auto: cos’è e a cosa serve

Il termostato si può considerare uno degli strumenti fondamentali in qualsiasi impianto di raffreddamento all’interno di una vettura. La sua funzionalità primaria è indubbiamente quella di garantire la giusta regolazione della portata del liquido di raffreddamento in relazione alla temperatura che viene individuata, con l’obiettivo chiaramente di fare in modo che la temperatura del motore torni entro i limiti corretti, per poi conservarla in modo costante.

Come è composto il termostato

Questo prodotto può contare su una parte di espansione, ovvero il bulbo in cera, che ha la capacità di allungarsi piuttosto che di contrarsi in base alla temperatura che viene rilevata. Quando la temperatura è quella ambientale, il termostato è chiuso, ma con l’avvio del motore, la componente in cera va ad allungarsi permettendo il passaggio dell’acqua all’interno del radiatore perché si possa raffreddare, per poi fare nuovamente capolino nel circuito di raffreddamento del propulsore stesso.

Sintomi di un malfunzionamento

Come capire se il termostato è rotto oppure è bloccato o, ancora, non è in grado di funzionare in modo corretto? Proviamo a dare uno sguardo a quelli che sono i principali sintomi legati al termostato auto rotto. La componente chiaramente che può essere oggetto delle maggiori criticità è rappresentata dalla valvola termostatica. Quest’ultima, infatti, svolge la funzione di regolazione del flusso del liquido di raffreddamento. È chiaro che, per un malfunzionamento, tale valvola potrebbe restare aperta oppure chiusa. Nel primo caso, il rischio è quello che faccia arrivare un quantitativo di liquido troppo alto all’interno del circuito di raffreddamento. In questa situazione, è chiaro che il motore non riuscirà a riscaldarsi in modo adeguato.

Immagine del termostato presa da auto-doc.it

Il motore, infatti, quando non lavorerà rispettando le temperature ottimali, va a consumare molto più carburante rispetto a quello di cui avrebbe bisogno normalmente. Non solo, dato che tra le principali conseguenze troviamo pure la perdita di liquido dal termostato. Con la valvola aperta, infatti, si lascia passare troppo liquido e, di conseguenza, è facile che possa fuoriuscire all’esterno.

Sia nel caso della versione tradizionale del termostato che di quella gestita elettronicamente, è da sottolineare la presenza di un’apposita piastra a molla. Quest’ultima ha la funzione, tramite sistema di apertura e chiusura, di garantire la giusta regolazione del flusso di liquido tra i due circuiti di raffreddamento ivi presenti.

Quali sono le cause di un malfunzionamento

Le problematiche che impediscono al termostato di lavorare in modo corretto, potrebbero derivare più che altro dal blocco di un pistone. Non solo, visto che il problema potrebbe essere legato anche alla corrosione oppure da un corpo estraneo che ha bloccato la valvola che, di conseguenza, non può più chiudersi nel momento in cui la temperatura si è abbassata a sufficienza.

Non solo, dal momento che il guasto al termostato potrebbe derivare pure dal danneggiamento (fino alla rottura) dei supporti che si trovano sull’alloggiamento. Non solo, visto che tra le varie cause troviamo pure la fuoriuscita della cera, ovvero la componente di espansione che è presente nel termostato. Questa situazione si può verificare soprattutto per colpa dell’usura che va a colpire la guarnizione che sta tutt’intorno alla cera.

Nel caso in cui il termostato si dovesse bloccare, lasciando che il liquido di raffreddamento continui a circolare senza sosta, ecco che il propulsore a freddo va a causare un livello di usura notevolmente maggiore su tutte le parti meccaniche del termostato. Tra gli effetti negativi di una simile situazione troviamo l’incremento, come detto in precedenza, dei consumi di carburante, ma anche del livello di inquinamento diffuso nell’ambiente.

Nel caso in cui il termostato non dovesse funzionare a dovere, è meglio evitare di guidare per troppi chilometri e recarsi presso la più vicina officina per far risolvere il problema. Il rischio è quello, soprattutto d’estate, che il motore vada a surriscaldarsi e si può dover fare i conti anche con dei danni molto gravi.

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