VERONA – NON SI PLACANO LE POLEMICHE DOPO IL CONGRESSO MONDIALE DELLE FAMIGLIE

TRA I GADGET UN FETO DI GOMMA

Non si placano le polemiche, sul congresso, che s sta svolgendo a Verona, il Family Day. I punti d’attacco di tutta la kermesse, l’aborto e l’omossesualità. Per alcuni aspetti il congresso sembra un ambente ancestrale, stile medioevo, senza luce di ragione, ma soltanto obbligo di pensiero. Il governatore del Veneto ZAIA, ha nettamente criticato l’evento ”
La legge 194 non si tocca e se esiste una patologia è l’omofobia, non l’omosessualità” . La kermesse, evidenzia l’omossesualità, come malattia da cui si puo’ guarire, e l’aborto atto da non eseguire in ogni caso e in qualsiasi mese.
Al Congresso in distribuzione anche alcuni gadget-shock ispirati alla campagna anti-aborto: una riproduzione in gomma di un feto, accompagnato dalla scritta “L’aborto ferma un cuore che batte”.
Il vescovo di Verona Giuseppe Zenti dice: “La famiglia – dice entrando nel palazzo della Gran Guardia – è l’opera d’arte di Dio. L’aborto è un omicidio, questo dice la Chiesa. Non ho nulla contro gli omosessuali, ma non hanno niente a che vedere con il concetto di famiglia”. 
Presente al convegno, rinsaldando così i legami tra i movimenti pro-life e i movimenti neofascisti, anche Forza Nuova, il cui leader Roberto Fiore ha annunciato anche che i militanti marceranno insieme alla famiglie nel “corteo per la vita” di domenica poneriggio. A Verona non ci sarà invece il presidente del Consiglio: “Non andrò al convegno prima di tutto perché non sono stato invitato”, ha detto Giuseppe Conte: “Ma non ci deve spaventare il fatto che circolino idee. Vediamo quali saranno e poi valuteremo”. A sorpresa sul palco del Congresso definito da Luigi Di Maio “nuovo Medioevo”, è salita una senatrice M5S, Tiziana Drago, unica esponente del Movimento, presente “per il dialogo”. 

” la civiltà per alcuni aspetti sembra l’anticamera del paleolitico ” Luis Gabriel Garcia Ortega

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