RAFFALLA CARRA’ – I 75 ANNI DELLA REGINA DELLA TV

Nasce a Bologna da padre romagnolo, gestore di un bar di Bellaria (cittadina adriatica allora in provincia di Forlì ed oggi in provincia di Rimini), e da Iris Dellutri Pelloni (1923-1987), a sua volta figlia di un poliziotto siciliano e di una gelataia di Bellaria. I genitori, tuttavia, si separarono poco dopo le nozze e la piccola Raffaella passò gran parte della sua infanzia tra il bar del padre e la gelateria di Bellaria-Igea Marina. Proprio in quest’ultima, crebbe seguendo in TV la trasmissione de “Il Musichiere“, imparando a memoria titoli e ritornelli delle canzoni. A soli otto anni lasciò la riviera romagnola, per proseguire gli studi direttamente a Roma, prima presso l’Accademia Nazionale di Danza, fondata dalla ballerina russa Jia Ruskaja, poi al Centro sperimentale di cinematografia.

La sua carriera iniziò molto presto, ovvero agli inizi degli anni 1950, partecipando come attrice bambina, non ancora decenne, al film di Mario Bonnard Tormento del passato (1952), un melodramma strappalacrime nel quale interpretò il personaggio infantile di Graziella. Tra il 1958 e il 1959 prese parte ad altri tre film.

Nel 1960 conseguì il diploma al Centro sperimentale di cinematografia; nello stesso anno, prese parte ai film La lunga notte del ’43 (di Florestano Vancini) e Il peccato degli anni verdi (di Leopoldo Trieste). Contestualmente, iniziò anche il teatro, scritturata dalla compagnia CarliPilotto. Dopo un passaggio alla radio, dove su mandato di Luciano Rispoli, realizzò e condusse la rubrica Raffaella col microfono a tracolla, nei primi mesi del 1962 debuttò in televisione nel programma Tempo di Musica, dove il regista Stefano de Stefani la scelse come valletta di Lelio Luttazzi per il programma Il Paroliere questo sconosciuto. Partecipò quindi ad altre pellicole, tra le quali I compagni di Mario Monicelli e Il colonnello Von Ryan a Hollywood al fianco di Frank Sinatra. Nel 1965 recitò la parte di Costanza De Mauriac nello sceneggiato televisivo Scaramouche, con Domenico Modugno.[5] Negli anni sessanta le cronache rosa si occuparono spesso di lei per la relazione con il calciatore della Juventus Gino Stacchini,[6] durata otto anni. È sempre a metà degli anni 1960 che le fu dato lo pseudonimo “Carrà”, consigliatole dal regista Dante Guardamagna, il quale, appassionato di pittura, associò il suo vero nome, Raffaella, che ricorda il pittore Raffaello Sanzio, al cognome del pittore Carlo Carrà.[7] Tuttavia, Raffaella non riuscì a ottenere molto successo (in termini di popolarità) come attrice, tant’è che, all’inizio degli anni 1970, a seguito del successo ottenuto come soubrette in televisione, decise di abbandonare la recitazione (salvo alcuni sporadici camei successivi in alcuni film e sceneggiati TV), e di concentrarsi sulla carriera di presentatrice televisiva, soubrette e cantante, con la quale invece otterrà successo e fama a livello internazionale.

Nella stagione 19691970 arriva il successo televisivo, nello spettacolo Io, Agata e tu (con Nino Taranto e Nino Ferrer), in cui la Carrà lancia un nuovo stile di showgirl, scattante e moderna.

Nell’autunno dello stesso anno è al fianco di Corrado in Canzonissima, dove dà scandalo per l’ombelico scoperto mostrato nella sigla d’apertura Ma che musica maestro!. L’anno seguente è di nuovo a Canzonissima, dove lancia il ballo Tuca Tuca e canta la sigla Chissà se va. Sempre in questa edizione lancia anche Maga Maghella, canzoncina per bambini che si ispira a un personaggio da lei inventato.

Sempre nel 1971, partecipa accanto a Georges Descrières all’episodio intitolato La donna dai due sorrisi, nella serie televisiva di produzione francese Arsenio Lupin, prodotta dal 1971 al 1974. Segue poi, nel 1974Milleluci, presentato al fianco di Mina, che otterrà un clamoroso successo di pubblico, affermando definitivamente Raffaella come showgirl a tutto tondo. Nello stesso anno conduce da sola la sua terza Canzonissima, dove presenta il brano Rumore e duetta con Topo Gigio nel brano dedicato ai bambini Strapazzami di coccole.

Tra il 1975 e il 1980 si fa conoscere in Spagna, e il successo delle sue canzoni porta TVE a offrirle una monografia, La hora de Raffaella(puntata della serie La hora de…), grazie alla quale diventa popolare presso il pubblico spagnolo.

In questi anni Raffaella si concentrerà maggiormente sulla sua carriera di cantante, ottenendo consensi in tutto il mondo, in particolare nei paesi del Sudamerica, divenendo un vero e proprio fenomeno di esportazione della musica italiana nel mondo. Uno dei successi più clamorosi fu il brano A far l’amore comincia tu, che riuscì a toccare, nella sua versione inglese, il secondo posto della classifica dei singoli più venduti in Inghilterra.

Nel 1978 rientra in Italia, dopo numerose tournée all’estero, per presentare il varietà del sabato sera Ma che sera, oggetto di controversie e polemiche perché trasmesso nei difficili giorni del Caso Moro.  Nel 1981 presenta Millemilioni e nel 1982 affianca ancora Corrado che presenta Fantastico 3 con Gigi Sabani e Renato Zero, con una media di 25 milioni di spettatori.

Dal 1983 al 1985, presenta Pronto, Raffaella? con la partecipazione di Giorgio Faletti nel primo programma di mezzogiorno della Rai che segna l’affermazione definitiva come conduttrice della showgirl, mettendo in risalto, non solo le sue qualità di soubrette, ma anche di intrattenitrice e padrona di casa, capace di relazionarsi con uguale empatia sia agli ospiti illustri che ai telespettatori che telefonavano per partecipare ai giochi del programma, in cui lavora per la prima volta con Gianni Boncompagni (che ne cura la regia e ne è autore assieme a Giancarlo Magalli), in concorrenza diretta con Il pranzo è servito del suo amico Corrado, col quale condurrà anche un’edizione dei Telegatti nel 1991.

Lo straordinario successo di Pronto, Raffaella? le fa vincere nel 1984 il titolo di Personaggio televisivo femminile a livello europeo consegnato dall’European TV Magazines Association. Nel 1984 firma un contratto milionario per la durata di due anni con la ditta di cucine Scavolini, con lo slogan la più amata dagli Italiani. Sempre nel 1984, il rinnovo del contratto di lavoro con la Rai fu al centro di una accesa controversia con l’allora Presidente del Consiglio, Bettino Craxi, che definì “immorale e scandalosa” la cifra che la conduttrice avrebbe guadagnato per un’esclusiva di due anni (6 miliardi di lire di allora).

Tra il 1985 e il 1986, Raffaella Carrà è inviata del settimanale Radiocorriere TV, per Gli incontri di Raffaella, in cui intervistava politici prima, poi persone di spettacolo. Nella stagione televisiva 19851986 è la conduttrice del supershow Buonasera Raffaella, di cui le ultime cinque puntate trasmesse via satellite dagli studi della RAI Corporation di New York, e in quella successiva 1986/1987 della trasmissione ideata da Corrado Mantoni nel 1976 Domenica in. Proprio a Domenica In, nel mese di novembre, la Carrà reagisce a un articolo pubblicato dal settimanale scandalistico Novella 2000, minacciando un’azione legale nei confronti del giornale, che l’aveva accusata di trascurare la madre morente. La madre di Raffaella infatti muore nel 1987. Raffaella la omaggerà a Domenica in, cantando I Thank You Life.

Nel 1987 passa alla Fininvest, con un contratto miliardario della durata di due anni, realizzando gli spettacoli Raffaella Carrà Show e Il principe azzurro, che non ottengono però grossi risultati in termini di ascolto. Ritorna in Rai nel 1989, prima con Raffaella Venerdì, Sabato e Domenica… E saranno famosi e poi con Ricomincio da due, ottenendo straordinari indici di ascolto.

Assieme a Johnny Dorelli, nel 1991 conduce l’ultima edizione del varietà del sabato sera Fantastico 12, che, pur essendo ricordata per l’ospitata di Roberto Benigni del 19 ottobre, che simulò un amplesso con la conduttrice, fino a cinturarla, per poi cimentarsi in una elencazione dei vari modi di pronunciare gli organi genitali maschile e femminile, ottiene però bassi indici d’ascolto. Dal 1992 al 1995 torna in Spagna, prima due anni su TVE 1, conducendo tre edizioni di Hola Raffaella, premiato con tre TP de oro, equivalente iberico del Telegatto, e il preserale A las 8 con Raffaella, che la consacrano nel paese; successivamente all’emittente italo-spagnola della Fininvest Telecinco con il programma pomeridiano En casa con Raffaella. In seguito TVE chiama sovente Raffaella per alcuni eventi di un giorno, come i festeggiamenti del capodanno del 1997. Nel 1995 torna in Italia con Carràmba! Che sorpresa, il successo più ampio: conduce il programma per altre edizioni fino al 2009 in prima serata al sabato sera con uno share medio del 40%, pur se cambiando a volte il titolo in Carràmba! Che fortuna per richiamare l’abbinamento alla Lotteria Italia. Nel 1997 partecipa da protagonista a una miniserie della Rai, intitolata Mamma per caso diretta da Sergio Martino, nella quale interpreta il ruolo di una giornalista single.

Raffaella Carrà è la conduttrice ad aver condotto più programmi abbinati alla lotteria Italia, ben dieci: Canzonissima (197071197172197475), Fantastico (198283199192), Carràmba che sorpresa e Carràmba che fortuna (199697199899199920002000200120082009); globalmente in 5 edizioni di Carràmba ha venduto oltre 125.000.000 di tagliandi.

Nel 2000 presenta per la seconda volta il Gran Premio Internazionale dello Spettacolo assieme a Paolo Bonolis (conduce il programma di nuovo nel 2004 assieme a Gerry Scotti, esibendosi con Loretta Goggi). Nel 2001, affiancata da Enrico PapiMegan Gale e Massimo Ceccherini, presenta la 51ª edizione del Festival di Sanremo, edizione che non riscuote grande successo, come poi da lei ammesso senza reticenze. Nel 2004 conduce il programma Sogni, nel quale, rivisitando Carramba che sorpresa, si concentrava sulla possibilità di realizzare i sogni degli italiani e nel 2006 Amore, replica di un esperimento riuscito in TVE, dedicato alle adozioni a distanza.

Nello stesso anno l’attore Fabio Canino, coadiuvato da Roberto Mancinelli, le dedica un libro pubblicato da Sperling & Kupfer: il RAFFAbook, sorta di circo di una lunga carriera dedicato alla show-girl. Allo stesso modo, una puntata de La storia siamo noi è dedicata a lei. Sempre nel 2006 Tiziano Ferro pubblica nell’album Nessuno è solo la canzone E Raffaella è mia, dedicata alla Carrà, che partecipa al videoclip del brano, mentre la cantante spagnola Roser incide l’album Raffaella, tributo con i maggiori successi della Carrà cantati in spagnolo. In seguito partecipa, insieme a Robbie Williams, al programma di Diego Armando Maradona La noche del 10. Il 30 novembre 2007 è uscito Raffica, due CD e un DVD in cui vengono raccolte le sigle cantate e ballate da Raffaella durante tutta la carriera che raggiunge in Italia la posizione numero 15 nella classifica FIMI,[12] vendendo più di 50.000 copie.

Nel 2008 TVE la chiama per tre programmi legati all’Eurovision Song Contest. Il primo è la selezione in onda l’8 marzo, Salvemos Eurovisiónin cui gli spettatori, attraverso televoto e sms, scelgono la canzone tra 10 scelte dagli utenti di Myspace da portare all’edizione di quell’anno della kermesse europea svoltasi a maggio a Belgrado. Seguono poi due speciali in maggio sempre legati all’Eurovision Song Contest: il primo, Europasión, una gara fra alcune delle canzoni che negli anni hanno rappresentato la Spagna all’evento; il secondo, una sorta di salotto con dibattiti e critiche sul festival, va in onda nel giorno della serata finale, prima e dopo la diretta da Belgrado, con regia di Sergio Japino. Dopo tale impegno, torna su Rai 1 per presentare una nuova edizione di Carramba che Fortuna (dove inserisce come ospiti alcuni cantanti dell’ESC 2008) premiata ancora dall’auditel, e successivamente per una puntata presenta la versione spagnola del Saturday Night Live su Cuatro TV.

Sempre nel 2008 viene pubblicato il libro Mito in Tre Minuti di Antimo Verde, biografia artistica basata su un lavoro di ricerca. Il 7 novembre di quell’anno esce anche Raffica – Balletti & Duetti, un secondo cofanetto con due CD e un DVD con una selezione delle esibizioni televisive della Carrà, fra le quali duetti con Mina in Milleluci, il celebre Tuca Tuca con Alberto Sordi a Canzonissima 1971Money Money con Loretta Goggi a Fantastico 12 e i balletti di Millemilioni, registrati in esterna in varie città del mondo, che raggiunge in Italia la posizione numero 66 nella classifica FIMI[13] e la posizione numero 2 tra i DVD musicali più venduti. Nello stesso anno per Rai 3, Raffaella è autrice de Il Gran Concerto, programma televisivo dove la Grande Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai presenta brani di musica classica e operistica per una platea di 700 bambini e ragazzi, al fine di far scoprire loro la musica classica; a presentarlo è Alessandro Greco e la regia è di Sergio Japino.

Nel 2010 viene scelta come testimonial dalla Danone, girando uno spot pubblicitario. Il 7 agosto dello stesso anno a Rimini, durante il Festival Milleluci, a lei dedicato, circa 250 coppie ballano il Tuca Tuca, balletto che compie 40 anni (ballato per la prima volta con Enzo Paolo Turchi durante Canzonissima 1971-72). Il 5 ottobre 2010 duetta con Renato Zero nel suo album Sei Zero, cantando la canzone Triangolorubandogli il look. Nel 2011, dopo 13 anni di assenza, l’Italia torna a partecipare all’Eurovision Song Contest, e la Rai sceglie la Carrà per condurre e commentare dall’Italia la serata finale (e la seconda semifinale con diritto di voto) della manifestazione, oltre che presentare i voti assegnati da giuria e televoto.

In questo periodo esce nell’estate 2011 il remix di un suo successo musicale, Far l’amore, nel quale il dj francese Bob Sinclar, suo partner nella conduzione della finale dell’ESC, la vuole al suo fianco e che si rivela un nuovo successo internazionale. In seguito, assieme a Neri Marcorè fa da testimonial ad alcuni spot TIM, interpretando la regina Isabella di Castiglia. Nell’ottobre 2011, per il quarto anno consecutivo, è nuovamente autrice del programma televisivo di Rai 3 Il Gran Concerto, condotto da Alessandro Greco. Tra le sue hit, oltre a Ma che musica maestro!Chissà se vaTuca Tuca e A far l’amore comincia tu, anche Felicità tà tàForte forte forteMaleFiestaE salutala per meBallo balloPedroFatalitàBellissimo. Negli anni della disco-music è nelle classifiche con Rumore e Tanti Auguri.

Nel giugno 2012 partecipa al Concerto per l’Emilia a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto del 20 e del 29 maggio 2012 in cui canta il suo primo successo, Rumore. A gennaio 2013, Raffaella Carrà sarebbe dovuta tornare, dopo dieci anni, a condurre il varietà del sabato sera di Rai 1: il programma, dal titolo provvisorio Auditorium, si sarebbe dovuto sfidare con il talent-show di Canale 5 Italia’s Got Talent, ma nel mese di ottobre 2012 il direttore di Rai Intrattenimento, Giancarlo Leone annuncia che l’inizio della trasmissione sarebbe stato posticipato a data da destinarsi ma poi il programma è stato annullato. A febbraio 2013 diventa invece uno dei coach, insieme a NoemiPiero Pelù e Riccardo Cocciante, nel programma The Voice of Italy, talent show musicale di Rai 2, condotto da Fabio Troiano e Carolina Di Domenico. Il 16 luglio 2013 pubblica il singolo danceReplay che anticipa il suo nuovo album, a diciassette anni di distanza dal suo ultimo disco di inediti, dal titolo Replay (The Album).

Il 7 ottobre 2013 prende parte a Gianni Morandi – Live in Arena, evento musicale televisivo trasmesso in prima serata da Canale 5, in cui duetta con Gianni Morandi Bella Belinda e Banane e lampone.

L’album viene pubblicato il 19 novembre 2013, accompagnato dal secondo singolo estratto Cha Cha Ciao. Sempre nello stesso anno interpreta sé stessa nel cine-panettone Colpi di fortuna per la regia di Neri Parenti. Nel 2014 partecipa di nuovo a The Voice of Italy sempre nelle veste di coach, affiancata da Piero Pelù, Noemi e il rapper J-Ax (che sostituisce Riccardo Cocciante). Anche i conduttori del programma cambiano: Fabio Troiano e Carolina Di Domenico vengono sostituiti da Federico Russo e Valentina Correani. A febbraio dello stesso anno è ospite alla prima serata del Festival di Sanremo 2014 in cui si esibisce in un medley di canzoni del suo ultimo album, raggiungendo il picco di share della puntata (e secondo in assoluto) con il 55,36%.

Nella stagione televisiva 2014-2015 torna su Rai 1 con un nuovo talent-show, chiamato Forte forte forte, dal titolo di un successo della stessa Carrà remixato da Bob Sinclar, andato in onda in prima serata ogni venerdì dal 16 gennaio al 13 marzo 2015. Alla vigilia del programma, vasta risonanza è stata data alle dichiarazioni di Lorella Cuccarini, inizialmente scelta per far parte del cast del programma, che ha accusato la Carrà di scarsa professionalità e poco rispetto nei suoi confronti.

A partire dal 24 febbraio 2016 torna come coach nel programma di Rai 2 The Voice of Italy affiancata da Emis KillaMax Pezzali e Dolcenera; durante la puntata finale annuncia che abbandonerà definitivamente il programma. Il 19 dicembre 2016 conduce con successo il gala dei 60 anni di TVE (Gala 60 años juntos). Nell’estate 2017 diventa produttrice musicale (mantenendo la promessa fatta in diretta) per uno dei suoi concorrenti di The Voice, Samuel Pietrasanta.

 

 

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