La Commissione Pari Opportunità del Comune di Avezzano ha fatto centro in occasione della Notte dell’Uguaglianza che ha registrato un successo di presenze e attenzione per le iniziative svolte all’interno della suggestiva locazione della scuola ex-Montessori.
La compagine guidata da Antonietta Dominici ha in campo competenze relazionali e organizzative che sono state alla base della buona riuscita dell’incontro dibattito, cui sono state invitate professioniste del mondo dell’imprenditoria, dell’industria, del commercio e della cultura. Donne pronte a raccontarsi in prima persona per testimoniare la perseveranza nella scelta del proprio percorso di vita, privato e professionale.
Sono intervenuti portando la loro testimonianza e il loro saluto il sindaco Gabriele De Angelis, l’assessore alle Pari opportunità Chiara Colucci, la presidente del Consiglio comunale Iride Cosimati e – nota più che positiva per la prima uscita della Commissione Pari Opportunità cittadina – la presidente della CPO della Regione Abruzzo Gemma Andreini.
Presenti in sala anche amministratori e amministratrici cittadine e provenienti da diversi paesi della Marsica a ribadire l’importanza di questi temi a cui la CPO intende continuare a dare spazio e rilievo.
«Abbiamo fatto le nostre battaglie su tanti aspetti delle politiche paritarie, con la consapevolezza di affermare una cultura della parità per una politica di pari dignità. (…) Care amiche, le leggi si fanno (e non è neanche tanto difficile farle), ma in primis deve cambiare la cultura. Se la cultura cambia, di conseguenza costringe il costume del Paese a cambiare» – queste la parole di stimolo e monito a cui si è ispirata la CPO per questo primo appuntamento: parole di Tina Anselmi, che fu prima donna ministro in Italia nel 1976, lavorò per la L. 903/77 sulla parità di trattamento fra uomini e donne in materia di lavoro, e contribuì all’istituzione della Commissione nazionale per le pari opportunità nata nel 1984 e da lei presieduta.
La serata è stata allietata da una performance teatrale toccante che ha richiamato i temi della conciliazione dei temi di lavoro e famiglia, quello della parità salariale e del ruolo della donna all’interno del cosiddetto discorso pubblico.
Il dibattito ha avuto un ruolo centrale nel pieno della serenità di una serata passata all’insegna dell’attenzione verso quelle parole utili a resistere ad un oggi afflitto dalla volgarità del semplice dire.