Notebook: come risolvere il problema della durata della batteria

Nell’era digitale ci ritroviamo ad utilizzare tutti i giorni diversi dispositivi tecnologici che ci aiutano nelle diverse attività quotidiane. Tra smartphone, pc, tablet e notebook non c’è che l’imbarazzo della scelta. Col passare del tempo, però, i nostri dispositivi tecnologici perdono d’efficacia e la tenuta della batteria comincia a calare drasticamente.

 

Per fortuna, seguendo tra gli altri i suggerimenti di siti specializzati come ecomesifa.it si può aumentare la durata della batteria del portatile, ma anche dello Smartphone e del tablet, in modo da poterlo utilizzare il più a lungo possibile.

 

Per il pc portatile nel caso delle batterie agli ioni di litio un’importanza cruciale assume il mantenere continuamente in movimento i liquidi al loro interno. È quindi bene provvedere a frequenti cicli di ricarica cercando, possibilmente, di arrivare di rado a una scarica completa della batteria. Tenere collegato il portatile alla rete elettrica utilizzando l’alimentatore in dotazione non rappresenta un problema anche mantenendo inserita la batteria. È però l’eccessivo riscaldamento della batteria a costituire un problema contribuendo a ridurne drasticamente la durata.

 

Allorquando il sistema fosse collegato per lungo tempo alla rete elettrica e lo si utilizzasse al massimo delle sue performance (il surriscaldamento può così aumentare), a scopo cautelativo è bene disconnettere la batteria così da aumentarne la durata nel tempo. Quando la batteria si scarica velocemente e sembra non garantire più l’autonomia offerta in periodi precedenti, una delle operazioni che spesso aiuta consiste nel ricalibrare la batteria.

 

Il comando powercfg-energy, eseguito dal prompt in tutte le più recenti versioni di Windows, permette di ottenere un resoconto con le specifiche della batteria in uso.

Nell’articolo La batteria del portatile si scarica velocemente: come aumentarne la durata si fa riferimento a Windows 7 anche se il comando può essere utilizzato senza problemi anche in Windows 8.1 ed in Windows 10.

 

Per procedere, è sufficiente digitare cmd nella casella di ricerca di Windows quindi premere la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+INVIO per aprire il prompt dei comandi con i diritti di amministratore. Dopo aver cliccato su Sì, alla comparsa della finestra del prompt dei comandi di Windows, si dovrà digitare quanto segue:

powercfg-energy.

 

Dopo aver impartito il comando, non appena il report sarà stato generato, si potrà aprire il file C:\Windows\System32\energy-report.html con un qualunque browser web. Cercando le stringhe Capacità nominale e Ultima carica completa, si troverà il valore espresso in mWh della batteria installata sul portatile.

 

Tale valore indica la capacità della batteria ossia la quantità di carica in essa immagazzinabile. La capacità della batteria è talvolta dichiarata in Wh o mWh (Watt-ora o milliWatt-ora), talvolta in mAh (milliampere-ora). Esiste una relazione diretta tra le due misure. La carica elettrica in mAh è infatti equivalente all’energia in Wh moltiplicata per 1.000 e divisa per la tensione in V (volts). Banalmente, per ottenere un valore in Wh, è sufficiente moltiplicare il valore espresso in mAh per la tensione in V quindi dividere per 1.000.

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