SMARGIASSI “OGGI SI PALESA QUANTO AVEVAMO GIA’ PREVISTO 3 ANNI FA”.
“Le sale emodinamica passano da 2 a 5 ma Vasto e il sud dell’Abruzzo sono fuori da questa programmazione. Cala la maschera della politica locale e la realtà viene messa in luce dalla delibera 824/18, che sancisce la fine di una pantomima a firma PD che ha strumentalizzato l’emodinamica come cavallo di battaglia della propaganda elettorale.
Sono sconcertanti, a tal proposito, le dichiarazioni del Sindaco di Vasto Francesco Menna, braccio destro dell’Assessore Regionale Paolucci, che tenta di scaricare le responsabilità di una programmazione regionale, che di fatto taglia fuori la sua città e tutto il territorio vastese, sul Governo appena insediato”. Ad
affermarlo è IL CONSIGLIERE REGIONALE PIETRO SMARGIASSI, che continua “Chi ha seguito la questione nel Palazzo negli ultimi anni, come il sottoscritto, sa bene che la verità uscita oggi è ben nota già da tempo. Nell’inverno del 2016, infatti, l’Assessore Paolucci, rispondendo alla mia interpellanza rispose in “politichese” e non ebbe il coraggio di dire pubblicamente la realtà cruda e difficile a cui la città di Vasto andava incontro. Anche perché in quell’anno su Vasto si giocava un’importante partita per le amministrative e dire la verità ai cittadini probabilmente sarebbe costato troppo in termini di consenso. Insomma la “bugia” era necessaria. Ma nei corridoi all’Assessore non potè fuggire a chi in quel territorio ci vive da sempre e quando tornai alla carica e chiesi “si farà o no” rispose con un lapidario “non ci sono i numeri”.
Essere sinceri lontano dai microfoni probabilmente è stato più facile. Risulta paradossale che con il Comune, la Provincia, la Regione e il Parlamento tutto a guida PD, oggi il Sindaco sostiene che forse il M5S
potrebbe cambiare la legge nazionale. Lo sostiene proprio chi in tante elezioni locali, regionali e nazionali ha sempre promesso ai vastesi l’ospedale nuovo, l’emodinamica e la TAC.
Tre argomenti buoni per tutte le stagioni, e per tutte le elezioni, almeno fino ad oggi quando nero su bianco hanno dovuto ammettere di aver sempre preso in giro i cittadini.
Nell’ordine si parlava di: 8/10 di Emodinamica già 3 anni fa; ci hanno raccontato dell’acquisto di un angiografo al costo di 600/700 mila euro, ma non ci hanno detto cosa farcene senza il servizio di
emodinamica; sono state 15.000 le firme raccolte per chiedere un servizio salvavita su questo territorio; ci hanno raccontato di un quasi accordo con la Regione Molise (aumentando il bacino d’utenza ci
saremmo avvicinati al bacino richiesto per legge) e lo stesso Paolucci parlò di un “accordo storico”.
E come se non bastasse, pochi mesi fa, l’Assessore tornava sull’argomento (poco prima delle elezioni del 4 marzo) rassicurando tutti e dichiarando “l’emodinamica ho detto che si farà e si farà”
E alla fine quale è stato il risultato? FROTTOLE!
Ciò che dispiace” continua il 5 stelle “è vedere come questi personaggi abbiano giocato per anni sulla pelle dei cittadini che, duole dirlo, hanno creduto troppo spesso alla promessa elettorale, di tornata
in tornata, dimenticato la presa in giro precedente.
Dalla nostra interpellanza in cui abbiamo chiesto chiarezza, sono passati quasi tre anni. Oggi Sindaco e una buona parte della politica locale finge di scoprire solo ora ciò che noi avevamo denunciato subito. Lo avevamo persino urlato in piazza a Vasto in un comizio accanto a chi aveva organizzato la raccolta firme.
Ma a questo punto di frottole Vasto non ne merita più. Per questo mi preme sottolineare che la programmazione sanitaria è una competenza prettamente regionale. Inutile cercare di confondere i cittadini, chi lo fa o è incapace o in malafede. La classe dirigente pd, pur avendo uomini in ogni grado istituzionale, non è riuscita a concretizzare una necessità tanto importante per Vasto e il suo comprensorio.
L’emodinamica a Vasto è più importante di una querelle locale, tra partiti o all’interno dello stesso partito, come nel caso del Pd.
L’Emodinamica è una reale e concreta esigenza salvavita. Siamo certi che i cittadini abbiano ben compreso di essere stati vittime di becera propaganda elettorale in vista di ogni tornata elettorale. Vasto dista
da Chieti e Pescara 40 minuti, i paesi dell’entroterra oltre un’ora.
Nel periodo invernale le strade si percorrono nel doppio del tempo. Ammesso che le strade non siano franate, interrotte o, nella maggior parte dei casi, distrutte e in condizioni quasi impraticabili (ma questa
è un’altra triste storia della tragica amministrazione regionale).
Io non so cosa potremo fare noi, almeno fino a quando questi signori non libereranno le stanze di comando” conclude Smargiassi “ma una cosa è certa: fino a quando ne avremo modo ci batteremo ovunque per far
sentire le ragioni di questa terra e a rappresentare l’ennesima dimostrazione di un fallimento “annunciato” ed oggi concretizzato.
Al momento resta una speranza e una certezza. La speranza che i cittadini finalmente abbiano capito e il 10 febbraio presentino il conto al PD e a questa classe dirigente regionale. La certezza è che il 10
febbraio si avvicina e il tempo per fare ulteriori danni alla Regione Abruzzo e al nostro territorio, sempre più di confine e emarginato, è finalmente finito”.