Visitare il museo delle Genti d’Abruzzo fino a mezzanotte, con ingresso gratuito, cimentarsi in balli popolari in strada, lungo via delle Caserme, assistere al reading dell’attore e scrittore Giulio Cavalli, dedicato al tema dei migranti. E prima ancora ascoltare i racconti del giornalista di Avvenire, Nello Scavo. Oppure camminare per le stanze del museo e, nella sala della Grotta, registrare un canto popolare abruzzese, fino ad ascoltare il racconto della storia di Pescara e del suo fiume o la lettura di pagine degli scrittori abruzzesi riconosciuti nel mondo. Fino ancora alle attività per bambini e al mercatino di Natale con l’artigianato abruzzese.
Tante le esperienze per Open museum, la giornata di sabato che è stata dedicata a mostre, laboratori, concerti, reading. E ancora incontri, spettacoli, mercatini e degustazioni, fino al premio Genti d’Abruzzo. Un’intera giornata, dalla mattina a mezzanotte, dedicata allo spazio che racchiude e conserva le testimonianze storiche e culturali della regione, che idealmente si uniscono al quotidiano, fino a guardare al futuro.
Un evento organizzato da Mente Locale in collaborazione con il museo delle Genti d’Abruzzo e con il supporto dell’assessorato alla Cultura del Comune. “Contenti per questa prova che ha coinvolto diverse anime, svariate espressioni del mondo della cultura e dello spettacolo – commenta Vincenzo D’Aquino di Mente Locale -. Un’occasione per conoscere, approfondire ciò che il museo delle Genti d’Abruzzo custodisce, preserva, unendolo alla contemporaneità”.
Fino alla consegna del premio Genti d’Abruzzo e al party serale con Sam Paglia. Per il premio, la consegna di un oggetto realizzato da Marco Mazzei, in dieci esemplari, tanti quanti sono i rappresentanti di dieci campi della cultura che hanno ricevuto il riconoscimento. Dieci quindi le categorie del premio Genti d’Abruzzo 2018, dieci i premiati. Eccoli: letteratura, Donatella Di Pietrantonio; televisione, Alice Lizza; musica, Filippo Graziani; web, Fabio Celenza; fotografia, Stefano Schirato; fumetto, Roberto Battestini; teatro, Giulia Basel; arti visive, Millo; archeologia, Luigi Capasso; antropologia culturale, Giuseppe Profeta.