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Meteo. Nel corso delle giornate di mercoledì 2 Gennaio 2019 e giovedì 3, una massa d’aria gelida di origine artico-continentale, dilagherà verso l’Europa e il Mediterraneo mediante l’estensione dell’Anticiclone delle Azzorre verso il Nord Atlantico. La così vasta espansione di un’area di alta pressione azzoriana lungo i meridiani (scambio termico meridiano a mo’ di blocco anticiclonico), favorirà il transito del gelo siberiano proprio sul nostro stivale e su gran parte dell’Europa e del Mediterraneo. Tra giovedì 3 e venerdì 4, dunque, un’ondata di freddo intenso ci catapulterà in una fase di freddo di stampo prettamente invernale e consono al periodo in atto, se non al di sotto della media, perciò denominata aria gelida da temperature minime molto al di sotto dello zero con serenità del cielo. Un inizio di Gennaio dunque gelido da Nord a Sud, ove soffieranno venti tesi da nord-est che, specie sul settore Adriatico della penisola e sulle regioni centrali e meridionali, per effetto ASE (Adriatic Snow Effect), che si ha quando una massa d’aria fredda acquisisce come se fosse una spugna umidità e quindi si destabilizza sulla superficie che ha temperature più miti della norma dell’Adriatico e dello Ionio, la formazione di perturbazioni, le quali, anche per stau appenninico, daranno luogo a condizioni di tempo variabile con nevicate sparse fino a quote molto basse soprattutto sulla nostra regione Abruzzo e sul resto del Centro e del Sud dove, il giorno 4, muteranno da pioggia a neve sulla costa adriatica, mentre nevicherà sul resto dell’Appennino e in maniera meno marcata sulla Marsica tra il 3 e il 4, ove comunque potrebbe arrivare qualche centimetro. Qualche fenomeno nevoso potrebbe sfondare fino ai settori occidentali tirrenici. Il brusco crollo della colonnina di mercurio acuirà le cosiddette giornate di ghiaccio: difficilmente verso la vigilia dell’Epifania, le temperature sia massime che minime, supereranno lo zero.
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rc
