Giovedì 16 giugno doveva tenersi a Celano, nella suggestiva ed appropriata sede del Castello Piccolomini, un incontro promosso dalla Ragione Abruzzo sull’Open Day, cioè un’iniziativa volta a coinvolgere strutture ed operatori turistici, enti locali, pro loco associazioni ed imprenditori con il fine di spiegarne i dettagli per la promozione turistica in Abruzzo.
Un evento pubblicizzato a mezzo stampa dallo stesso Governatore della Regione Luciano D’Alfonso. Tutto sembrava essere deciso fino ad oggi, quando si è appreso da alcuni organi di informazione locali e tramite una semplice mail dalla segreteria di presidenza che l’evento era stato spostato ad Avezzano alla sala convegni del Palazzo Torlonia con inizio previsto alle ore 15.30, senza alcuna spiegazione in merito. Un fatto gravissimo, tanto per il cambio di location che per la forma utilizzata.
“La regione Abruzzo – è il parere del Sindaco Settimio Santilli – bisogna ricordarlo, include non solo la costa, ma anche un territorio montano interno tra cui Celano, tenuto del tutto fuori dai fondi tanto vituperati del Master plan. La Marsica, che pur viene rappresentata in consiglio regionale da qualche rappresentante politico locale, dovrebbe avere le stesse possibilità di svilupparsi per non avere così un territorio regionale a due velocità, l’alta velocità costiera e la lumaca montana”.
L’ amministrazione comunale ritiene si sia trattato di una grave offesa nei confronti della comunità celanese perpetrata dal Governatore D’Alfonso e dalla Regione Abruzzo che di fatto e senza ragioni hanno snobbato il Castello Piccolomini che ricordiamo, se mai ce ne fosse bisogno, è il monumento più visitato della Regione. Un manufatto storico ed artistico, che negli anni ha rappresentato l’Abruzzo nel mondo e quindi sarebbe stata oltre che la location ottimale anche la sede naturale per la promozione turistica.
“E’ amaro constatare che per Celano si tratta di un’occasione persa – commenta Toni Di Renzo consigliere comunale delegato al Turismo – non per volontà propria ma per decisioni altrui che rimane difficile da comprendere fino in fondo. Non mi sembra che questo sia un modo proficuo per intendere le politiche legate al turismo, un settore trainante del Pil regionale”.