La città ha salutato ieri per l’ultima volta Antonio Sericchi,( i Pupazz) , il bersagliere partigiano, premiato con la medaglia della libertà, che si è spento a 101 anni. In tantissimi ci sono voluti essere, all’uscita del feretro della sua abitazione in via Oreste Ranelletti la banda ha intonato Bella Ciao, ad attendarlo, oltre tanti concittadini, i bersaglieri di Celano e la confraternita della Madonna del Carmine, congregazione religiosa di cui Tonino faceva parte. Il corteo funebre è partito alla direzione di San Giovanni dove il parroco di Celano don Ilvio Giandomenico ha celebrato le esequie. “ 100 anni più uno”, ha esordito nella sua omelia, “ quanto bene in questi anni ha fatto Tonino, bene che Dio conosce. Tonino è stato testimone e protagonista della storia non solo di Celano, ma dell’Italia, lui partigiano che ha lottato per la libertà e per gli altri sempre rimanendo umile fino alla fine, contagioso era la sua allegria”. Tantissime le testimonianze di vicinanza alla famiglia, ieri a rendere omaggio a Sericchi anche rappresentanti politici di tutti i partiti, il segretario provinciale del PD Francesco Piacente con il segretario della sezione cittadina Calvino Cotturone, “ un saluto”, ha detto Piacente pieno di riconoscenza per un uomo che ha saputo testimoniare, in tutta la sua vita, l’impegno inesauribile per la libertà, l’uguaglianza e la passione politica”. “ Ciao partigiano Antonio”, il messaggio della parlamentare Dem Stefania Pezzopane, “Si è spento nella sua Celano a 101 anni. Uomo di tempra eccezionale, legato alla terra, Antonio è stato testimone dei Valori della Democrazia e della Libertà. Sapeva parlare ai giovani e a loro trasmetteva la forza delle idee, a loro raccontava dell’importanza dell’emancipazione sociale. I suoi insegnamenti erano semi piantati in terreni fertili e oggi più che mai preziosa è l’eredità che ha saputo tramandare a tante generazioni. Grazie, Partigiano Antonio. La terra ti sia lieve”. Anche l’ANPI ha espresso il proprio cordoglio, del quale è stato ricordata la vita di Tonino, contadino, bersagliere e partigiano. Uomo fortemente legato alla sua terra iscritto al Partito Comunista Italiano dal dopoguerra al 1989 anno in cui viene sciolto. Dopo la cerimonia nella chiesa di san Giovanni, il feretro è stato portato nella chiesa della Madonna del carmine, dove era confratello per l’ultimo saluto della sua congregazione religiosa. Antonio Sericchi, nel 2017 ha ricevuto dal prefetto dell’Aquila la medaglia della Libertà, il sindaco di Celano Settimio Santilli gli ha consegnato le chiavi della città in occasione del suo centesimo compleanno. Sericchi ha lasciato le due figlie Gabriella e Antonina.