Nel corso del Consiglio regionale straordinario tenutosi questa mattina all’Aquila per affrontare i gravi problemi avuti dalla costa abruzzese a seguito dell’ondata di maltempo dei giorni scorsi, è intervenuto il Capogruppo M5S Sara Marcozzi. “Siamo favorevoli allo stanziamento dei fondi per intervenire con urgenza dove si sono avuti danni sul nostro litorale, ma ancora una volta assistiamo alla confusione in cui si trova il centro destra su ogni tema. Ho visto Consiglieri di maggioranza affermare cose opposte a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, tra chi ritiene di avere la soluzione a portata di mano e chi invece espone la necessità di attendere il parere dei tecnici per capire come intervenire”.
“Al tempo stesso – continua – il Presidente Marsilio ha affermato che i danni sono stimati sui 50 milioni di euro, ma non ha specificato come questa quantificazione sia stata fatta. La realtà è che ci troviamo un’altra volta a dover affrontare un’emergenza maltempo sulla costa abruzzese, senza che il governo regionale di turno strutturi un piano per agire sulla prevenzione. Un copione che si ripete ogni anno, senza che nessuno dimostri di avere una visione a lungo termine. Il motivo mi sembra chiaro: la realizzazione di un progetto cantierabile, realistico e ben studiato, non è spendibile in termini di consenso elettorale perché, con ogni probabilità, la sua realizzazione definitiva arriverebbe a legislatura terminata”.
“Io sfido la maggioranza a pensare all’Abruzzo dei prossimi 15 o 20 anni, non a quello della prossima tornata elettorale. Scrivere emendamenti o chiedere fondi allo Stato per aiutare i balneatori è doveroso per tamponare le emergenze, ma non si può assistere ogni anno ai soliti disagi senza che sia strutturato un piano a lungo termine. Il centro destra ha davanti a sé altri quattro anni e mezzo per governare la Regione, hanno tutto il tempo per iniziare un percorso e dare una soluzione concreta a un problema che ci trasciniamo dietro da decenni. Vedremo se vorranno realmente pensare agli abruzzesi, e non a capitalizzare il consenso per la prossima elezione”, conclude.