Quaglieri forse distratto, ma posizione di
Pescina nota a tutti. Dal 2012 abbiamo espresso nelle Delibere la nostra
contrarietà alla captazione o all’accumulo dell’acqua a monte dell’abitato.
Regione riveda progetto nella direzione da noi auspicata. Si apra confronto per
modificare questa scellerata scelta, noi disponibili a discutere qualsiasi
altra ipotesi progettuale. Non ci costringano a lunghe battaglie giudiziarie.
Rispetto alla vicenda della realizzazione
dell’impianto irriguo, ci corre l’obbligo di ricordare al Consigliere
Quaglieri, che bolla la nostra protesta come pretestuosa e strumentale, la
posizione espressa dal Comune di Pescina dall’avvio del confronto istituzionale
sull’argomento. Forse è stato distratto, ma, nel corso di questi ultimi anni,
gli Organi dell’Ente che oggi rappresento si sono espressi con diverse
deliberazioni (D.C.33/2012 – D.C. 52/2013 – D.G. 44/2015), votate con il pieno
sostegno anche dell’opposizione cittadina, nelle quali si è messa nero su
bianco l’assoluta contrarietà a qualsivoglia progetto che preveda la derivazione
o l’accumulo dell’acqua a monte dell’abitato di Pescina. Una scelta chiara,
lineare, e ribadita nei tanti incontri del processo partecipativo, come
ricorderà lo stesso Quaglieri che, nell’allora veste di Sindaco di Trasacco,
ascoltò personalmente nella nostra Sala Consiliare durante la presentazione
delle undici soluzioni progettuali da parte dei progettisti incaricati
dall’Autorità di Bacino. Ci preme sottolineare che noi siamo favorevoli a
qualsiasi soluzione progettuale per la risoluzione delle criticità legate
all’uso e alla disponibilità della risorsa idrica nella Piana del Fucino, ma
ciò che chiediamo è che non venga captata l’acqua del Giovenco a monte
dell’abitato. Rigettiamo al mittente, dunque, il goffo tentativo di
delegittimare la nostra azione di difesa dell’acqua del Giovenco, che da secoli
attraversa la nostra Valle, la quale né Quaglieri, né Marsilio e né altri
potranno mai portarci via. Auspichiamo, invece, che si apra rapidamente un
tavolo di confronto funzionale a modificare la sciagurata ipotesi prospettata,
altrimenti non ci resta che intraprendere altre strade per tutelare la nostra
comunità. Ormai siamo abituati alle battaglie, lo abbiamo dimostrato contro la
realizzazione della discarica di Valle dei Fiori, per il mantenimento del
Giudice di Pace e per implementare alcuni servizi al nostro PTA, non ci
spaventiamo davanti ad un progetto che fa acqua da tutte le parti. Rispetto al
rischio di perdere i 50 mln stanziati, i veri irresponsabili sono coloro i
quali hanno approvato la DGR del 14 agosto 2019, n. 498, per stravolgere un
percorso condiviso con tutti i portatori di interesse (istituzionali e non) e
già in cammino, per il quale si erano prodotti atti e convenzioni,
finanche a quella con l’INGV per le indagini geologiche nel sito che avrebbe
dovuto ospitare il bacino di accumulo a valle di Pescina. Una scelta che ci ha
fatto perdere un anno e chissà quanti altri ce ne farà perdere nel prossimo
futuro. In ogni caso, il mio invito alla cittadinanza è per domenica prossima,
alle ore 16, presso il Municipio, dove in un’assemblea, insieme a cittadini e
associazioni, individueremo le azioni da intraprendere e, carte alla mano,
illustreremo per trasparenza e chiarezza il progetto stralcio approvato dalla
passata Giunta regionale, che prevedeva un bacino, a valle della Città di
Pescina, per accumulare la risorsa idrica durante le stagioni meno favorevoli,
e la differenza con quello che l’attuale Esecutivo sta portando avanti per
derivare le acque del Giovenco, a monte dell’abitato, per poi immetterle nelle
rete irrigua, senza prevedere alcun tipo di raccolta.
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