Nel constatare che, purtroppo, l’opinione pubblica riceve a volte delle informazioni non corrispondenti al principio della verità, cui i fatti narrati devono, invece, attenersi, circa i Musei che questa Direzione regionale gestisce, probabilmente dovute a disinformazione, a mania di protagonismo o quanto meno a volontà di denigrare l’operato del MiBACT nel territorio, corre l’obbligo di chiarire alcune situazioni
visto che nessuna redazione si è preoccupata di contattare l’unica fonte, il nostro Istituto, che avrebbe potuto garantire un’informazione autorevole, corretta e aggiornata pur nella libertà di critica che elevi il confronto con il giusto contraddittorio.
In primo luogo, non esiste più la denominazione di Polo museale d’Abruzzo, ma quella di Direzione regionale Musei Abruzzo, diretta ad interim dalla dott.ssa Mariastella Margozzi, dirigente di ruolo del Mibact. La sede della Direzione è, dal 1° luglio 2020, presso il Museo Archeologico di Villa Frigerj a Chieti . I Musei afferenti alla Direzione a Chieti sono i due Archeologici di Villa Frigerj e di La Civitella. Il Museo di Villa Frigerj è egregiamente diretto dall’archeologa dott.ssa Valentina Belfiore ed è stato riaperto al pubblico, avviando anche l’implementazione della riapertura; il Museo La Civitella, diretto fino a fine gennaio scorso da Onorina Fulgenzi, attualmente non ha direttore, che sarà nominato a seguito di interpello, e quindi è avocato d’ufficio al Dirigente. Tuttavia, esso conta su un funzionario archeologo appassionato e competente, che è la dott.ssa Maria Emilia Masci. Questi due archeologi, funzionari di ruolo del MiBACT, sono le figure di riferimento principali riguardo a notizie e informazioni relative ai due Musei.
Esiste, inoltre, un Ufficio Stampa della Direzione, che fa capo alla dott.ssa Raffaella De Nicola, anch’essa funzionario del MiBACT ed esperta professionista, alla quale fare riferimento per chiarimenti e notizie circa le attività di tutta la Direzione Musei d’Abruzzo.
Fatta questa premessa, non c’è bisogno certo di ricordare che i Musei sono stati chiusi a causa della pandemia in gran parte d’Italia fino al 1° febbraio scorso e che, con non poche difficoltà dovute alla carenza di personale, sono stati quasi tutti riaperti. Pertanto, il Museo La Civitella non ha chiuso improvvisamente al pubblico, come è stato asserito, ma caso mai non ha riaperto subito.
I motivi sono sia la mancanza di personale, alla quale si sta cercando di far fronte anche chiedendo la collaborazione del Comune di Chieti, sia la condizione degli impianti di illuminazione e in generale le condizioni non ottimali delle sale, soggette a localizzate infiltrazioni d’acqua che si sta cercando di risolvere. Vi sono altri problemi tecnici, che richiedono interventi di adeguamento e ripristino.
Ragioni che hanno indotto la Direzione regionale a valutare di approfittare di questo periodo di emergenza pandemica per avviare i lavori necessari al ripristino. Se in Museo è rimasto chiuso non è certo per inedia dell’Amministrazione, quanto piuttosto per ridare alla struttura il decoro e la dignità di uno dei più interessanti e amati Musei abruzzesi, purtroppo da tempo non in condizioni ottimali.
Ricordando, se ce ne fosse bisogno, che il Museo La Civitella, come del resto tutti gli altri della DRM Abruzzo, sono interesse prioritario dell’Amministrazione che li gestisce, oltre che di tutti i cittadini, si comunicherà ufficialmente la riapertura non appena saranno risolti i problemi citati, verosimilmente entro pochi mesi.
Il Direttore Regionale Musei Abruzzo ad interim
Dott.ssa Mariastella Margozzi