Meteo. La stagione primaverile si continua a prefigurare dal punto di vista meteorologico rispettando le sue caratteristiche “ballerine”, specie sotto il profilo termico: le figure bariche sembrano alternarsi molto più frequentemente nonostante questi connotati si siano verificati precedentemente in un altro Inverno 2021/2022 utopico da questo punto di vista e a volte destabilizzato dalle cosiddette parentesi invernali, specie per quanto concerne le precipitazioni (in circostanze bariche), non solo il contesto termico. Le depressioni meteorologiche si inter-scambiano evidenziando una NAO negativa (Northern Atlantic Oscillation): per tali motivi sia le depressioni semipermanenti che gli anticicloni semipermanenti sono ambedue attivi e presenti in sede atlantica. E’ una situazione che favorisce gli sbalzi termici, tipici della stagione in atto, dal punto di vista termico la circolazione dell’atmosfera in area euro-atlantica è particolarmente movimentata e dinamica anche in concordanza con il profilo atmosferico sia orizzontale che verticale. Ad esclusione di ciò sull’area balcanica vengono convogliate masse d’aria fredda di origine artico-continentale che scivolano dalla Russia fino all’Europa orientale, dalla quale, alcune figure bariche si chiudono a livello isobarico sul bacino del Mediterraneo, di cui la più intensa è lontana dai nostri lidi ed inietta vorticità negativa attraverso un’onda di Rossby, composta da aria molto mite di origine tropicale-marittima che si estende fino alle Isole Britanniche e alla Scandinavia fino a sfiorare il contesto asiatico settentrionale, ivi compresa la Russia meridionale. Le masse d’aria gelida si avvitano dunque attorno al Vortice Canadese e la parte esterna ad esso, avente matrice russo-siberiana, consente il loro dirigersi verso il Mar Nero, sfiorando anche la nostra penisola dai settori settentrionali mediante le correnti d’aria fredda di Bora e di Grecale, quest’ultimo fin sull’area adriatica centro-meridionale. Le isoterme di -4/circa -8 gradi centigradi, quelle di circa – 8 gradi Celsius solo a ridosso dell’arco alpino alla quota di 850 HPa (circa 1400 m sul livello del mare) renderanno agevole il Wind Chill, la temperatura percepita in caso di ventilazione tesa, esattamente come potrà accadere tra le giornate di domenica e di lunedì quando, la proiezione sinottica, sembra intravedere proprio questa configurazione. Le montagne balcaniche muteranno i blocchi d’aria fredda in veri e proprie masse contenenti a causa della forzatura non particolarmente consenziente sul lato sopravvento in termini di energia cinetica una volta valicato i rilievi montuosi e sopraggiunti in area adriatica, aria secca e densa che non avrà particolarmente modo né di attecchire un largo coefficiente di umidità né, a causa della scarsa saturazione al punto di condensazione e sublimazione dell’aria il quale si solleverà di quota, non avranno modo di generare convezione e dunque la Tramontana spirerà subito dopo vigorosa facendo sì che i cieli risultino tersi su tutto il contesto italico e mediterraneo, differentemente come abbiamo detto sulla penisola balcanica poiché qui le nevicate saranno rapide e fino a bassa quota, specie nelle aree da stracolmo di virghe nuvoloso ad effetto mare (simile all’ASE: adriatic snow effect) contrastanti con la superficie più mite del Mar Nero e in questo modo essendo sufficientemente voluminose da accogliere umidità a causa della loro agitazione termica molecolare minore. Il lobo freddo mediante le sembianze di una goccia fredda in cut-off e di minore intensità sul Mediterraneo entro la metà della prossima settimana sarà fin in questo periodo protagonista delle bizzeffe primaverili e del proverbio che rispecchia il mese di Marzo stesso, rendendo le giornate parzialmente variabili e instabili fin quando la ritornante non si annetterà a qualche sistema nuvoloso che nel frattempo avrà fatto il suo ingresso da ovest a causa delle infiltrazioni d’aria umidi passanti non per i massimi anticiclonici che, come dicevamo insieme, manterranno ancora per qualche tempo il suo cuneo a nord-est dell’Europa. Dunque nulla di significativo dal punto di vista delle precipitazioni che saranno transitorie insieme alle nubi in transito e saranno deboli/moderate a causa delle perturbazioni di origine atlantica, recanti aria meno fredda e più umida, che renderanno all’inizio della prossima settimana il contesto variabile. Intanto godiamoci il volto più bello e soleggiato della stagione primaverile che perdurerà sino alla giornata di venerdì, salvo una scarsa circolazione instabile insediatasi sul Mediterraneo che richiama dei venti più freschi dai quadranti meridionali e le brezze di monte consentite dall’irraggiamento dei pendii delle montagne (moderata escursione termica). Successivamente all’avanguardia delle correnti d’aria fredda da nord-est che si faranno già sensibili con un primo abbassamento della colonnina di mercurio, le escursioni termiche, appartenenti in maniera così improvvisa ed incisiva alla stagione in atto, si intensificheranno a causa del cessare dei venti settentrionali e la discesa a minore velocità dell’aria fredda e pellicolare verso il basso, mediante qualche gelata notturna nelle zone montuose, ivi comprese quelle nostrane.
Vi ringrazio e vi rimando al prossimo aggiornamento meteo per ulteriori informazioni.
Riccardo Cicchetti