Che fine ha fatto il dialogo con le Associazioni di categoria? Con i tanti operatori economici del territorio che “non sono più profeti in patria”?
E’ l’interrogativo che le Associazioni di categoria marsicane rivolgono all’amministrazione comunale di Avezzano e che scaturisce da una serie di decisioni, eventi ed iniziative che la stessa sta ponendo in essere senza la benché minima interlocuzione con artigiani, commercianti ed attori economici del territorio.
Critica la posizione delle Associazioni datoriali nei confronti dell’evento patrocinato dal Comune di Avezzano che per tre giorni, a partire dallo scorso venerdì 29 aprile, ha coinvolto operatori del settore provenienti da fuori regione, estromettendo di fatto quelli locali.
In una nota stampa le Associazioni di categoria sottolineano a gran voce la “grave dimenticanza” commessa dall’Amministrazione comunale, essendo state le stesse totalmente estromesse dal confronto e ci tengono a puntualizzare che non sono queste le strategie né tantomeno il metodo per valorizzare un territorio e le imprese locali.
Non condividiamo ad esempio la scelta del periodo riguardante la recente manifestazione Dolcilandia; notoriamente si sa che una manifestazione del genere si colloca perfettamente in tutt’altro parte del calendario. Fermo restando il rispetto nei confronti dei maestri cioccolatieri che in queste tre giornate hanno deliziato i palati di qualche bambino ed adulto, tuttavia siamo convinti che la maggior parte della scena di questa apprezzabilissima kermesse, doveva essere occupata dalle numerose e numerosi pastry chef e maestri cioccolatieri del nostro territorio marsicano; un territorio che, è vero, non vanta una tradizione in questa direzione al pari di città come Perugia, Pompei, Alberobello, Modica, ma per il quale, ai fini di un’attenta politica di marketing territoriale, guardiamo da un’altra angolazione, ovvero di valorizzazione delle professionalità e dei maestri artigiani locali. Sarebbe stato opportuno il loro coinvolgimento.
Così come ci riesce molto difficile capire il metodo con il quale è stato organizzato l’evento Florambiente che andrà a colorare l’unica, sola, nota Piazza Risorgimento nei 10 giorni, dal 5 al 10 maggio prossimi; non sarebbe stato, forse, più opportuno, con il coinvolgimento di tanti altri maestri florovivaisti, animare più punti della nostra città? Coinvolgere le decine di imprese del settore che operano ad Avezzano e nella Marsica?
Indubbiamente lodevole anche questa iniziativa, visti i validi obiettivi che si pone, ovvero di sensibilizzazione del cittadino ad un valore, un bene, quale è quello della natura e a tutto il bello che essa ci offre, ma, puntualizziamo, ciò che denunciamo è il venir meno, ancora una volta, del confronto con le Associazioni di categoria.
Ma le sorprese non finiscono qui e, come se non bastasse, apprendiamo dalla stampa delle importanti decisioni scaturite dalla seduta della maggioranza in merito al bilancio di previsione; sull’approvazione del piano finanziario, tariffe Tari, Cosap e questione dehors, e più in generale sul bilancio preventivo 2022, l’amministrazione comunale “si dimentica” di ascoltare le Associazioni di categoria. Anche in questo caso, precisiamo, le Associazioni non contestano il merito dei provvedimenti, anzi, sulla Cosap apprezziamo lo sforzo fatto dal Consiglio comunale; ciò che contestiamo è il metodo applicato.
Alla luce di tutto ciò è lecito ribadire che venga recuperato il dialogo, il confronto con l’amministrazione e che noi Associazioni di categoria abbiamo il dovere di assicurare ai nostri imprenditori.
Quali progetti e strategie per il territorio se viene meno il concetto di lavoro di squadra? Soprattutto in momento storico come quello attuale caratterizzato da un lato da fattori endogeni che limitano la crescita dell’economia, e dall’altro da un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che va in direzione esattamente opposta alla condotta assunta dalla politica locale!
Auspichiamo che nei prossimi giorni amministratori locali, tecnici e funzionari ci aiutino a trovare una risposta ai tanti dubbi procedurali ed interrogativi posti dalle migliaia di operatori economici di cui le Associazioni sono portavoce.