“Le dimissioni del sindaco di Pescara Carlo Masci sono a questo punto persino dovute. L’incapacità di gestione amministrativa emersa nell’ambito dell’inchiesta che ha pesantemente coinvolto il Comune di Pescara, sommata alla negligenza e all’assenza di controllo, è aggravata dalle sue recenti dichiarazioni pubbliche. Oltre che imbarazzanti, sono offensive. Per il ruolo che Masci ricopre, per l’istituzione che guida (che dovrebbe guidare), per le cittadine e le cittadini che lo hanno eletto”: lo dichiara Michele Fina, senatore del Partito Democratico.
Fina prosegue: “I tentativi di sviare l’attenzione enfatizzando gli aspetti comunque molto gravi che riguardano l’assunzione di sostanze stupefacenti, culminati con il grottesco annuncio dei test antidroga in municipio, sono inutili e penosi. Il punto è che il sindaco e l’amministrazione non governano la città di Pescara, hanno delegato il controllo di procedure decisive per lo sviluppo alla parte dirigenziale, e non hanno vigilato sul loro operato. Sostenendo la tesi della totale separazione tra politici e tecnici, Masci prova a scansare le responsabilità, ma così facendo non fa che ammettere la propria completa irrilevanza. Pescara merita un sindaco e un’amministrazione che sappiamo scegliere e sostenere, anche attraverso la necessaria vigilanza, la trasparenza e la regolarità delle procedure che derivano dalle decisioni politiche, specialmente quando, come ha fatto a più riprese il Pd in Comune, di rischi e opacità si è messi in guardia in anticipo”.