È online la gara per il nuovo municipio di Avezzano. La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo con delibera n.6 del 25 gennaio e il dirigente dei lavori pubblici Antonio Ferretti ha indetto la gara europea per il completamento della storica incompiuta. Un’opera da 6 milioni e 709 mila euro per 6 piani e 192 postazioni di lavoro.
Chi vorrà aggiudicarsela avrà tempo fino al 19 febbraio, data ultima per la ricezione delle offerte, mentre l’appalto verrà assegnato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Il 2024 così, per Avezzano, si apre all’insegna dei lavori pubblici. Il sindaco Giovanni Di Pangrazio aveva anticipato nella conferenza stampa di bilancio un lungo elenco di opere in partenza: due nuovi asili, una scuola primaria i sottopassi di via Aquila e via Don Minzoni. Tutti interventi importanti per importo e rilevanza, appena affidati. Ma la storia dell’ex contratto di quartiere racconta anche altro. Da opera pubblica bloccata per vent’anni potrà, infatti, diventare edificio simbolo di riscatto e di rigenerazione urbana.
Secondo la progettazione della struttura, portata a termine dalla società “Studio Paris engineering S.r.l.” l’edificio da 9300 metri quadri sarà riqualificato totalmente anche grazie alla positiva chiusura del contenzioso che si trascinava da anni. Un lavoro impegnativo portato avanti dai consiglieri comunali e assessori che ha avuto una svolta grazie al cospicuo finanziamento di 5 milioni di euro, intercettato dall’amministrazione tramite i canali del PNRR (Missione 5, “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana”). A queste risorse, si sono aggiunti altri due milioni e mezzo, messi a disposizione dallo stesso Comune. Ora, l’ente vuole spingere sull’acceleratore.
Non a caso i tempi sono perfettamente in linea con le scadenze imposte dall’Europa che prevedono l’aggiudicazione entro il 31 marzo.
Obiettivo, dare alla città un edificio pubblico che sarà al servizio di tutti, valorizzerà l’intero quartiere e che ospiterà i dipendenti comunali dei vari settori, riuniti così sotto un unico tetto.
Punti di forza della struttura, l’idea di creare un dialogo visivo tra il luogo simbolo della città e i monti che abbracciano il territorio avezzanese e che si specchiano con il loro originale skyline all’esterno dell’edificio stesso. Il cambio di passo sarà visibile già a partire dall’ingresso, con una spaziosa hall costituita da un front-office, una sala d’attesa e tre uffici, giochi di luce sulle pareti, digitalizzazione degli spazi lavorativi, interventi di efficientamento energetico (cappotto termico, parete ventilata termoisolata e impianto fotovoltaico in copertura da 48 kW), nonché barriere architettoniche azzerate saranno che diventerà centrica nella vita amministrativa dei cittadini.