di Marco Nucci.
Senato. È stato al vaglia in questi ultimi giorni in Senato il disegno di legge per cui i neo papà potranno usufruire di quindici giorni di astensione obbligatoria e retribuita entro il primo anno di vita del neonato. La proposta nasce da tre donne, dalla vicepresidente Valeria Fedeli, dalla senatrice Anna Maria Parente e dalla deputata Maria Teresa Di Salvo, e porta in sé l’idea di base che la responsabilità educativa vada condivisa tra entrambi i genitori e per questo si propone un ddl sulla condivisione della responsabilità genitoriale che potrebbe diventare anche un emendamento alla legge di Stabilità dopo la presentazione del 4 novembre in Senato. Il testo è stato elaborato su un sondaggio a cui hanno partecipato ventimila persone. Un lavoro di dialogo tra società civile e politica che ha avuto l’appoggio del presidente dell’Inps Tito Boeri e del ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Entrambi hanno inviato una lettera in occasione della presentazione alla stampa. La senatrice Parente mette in evidenza la necessità di “scalfire e costruire una cultura contro il sentire comune che vuole la donna – madre o non madre – più problematica sul lavoro”. Inoltre anche l’unica responsabile per le pari opportunità della UILA-UIL, Raffaella Sette, è intervenuta come unica rappresentante del mondo sindacale alla presentazione del disegno di legge. “Apprezziamo molto questo intervento legislativo che prevede misure concrete per la condivisione della genitorialità tra cui, in particolare, il coinvolgimento del padre attraverso un congedo obbligatorio di 15 giorni nei primi 30 giorni di vita del bambino, al 100% della retribuzione”, -afferma Raffaella Sette- ,”quello delle politiche genitoriali e della necessità di individuare e favorire percorsi di sostegno alla responsabilità genitoriale è un tema a noi caro e su cui, come sindacato, facciamo molto a livello di contrattazione aziendale, per questo riteniamo di fondamentale importanza che vi sia la volontà politica di renderlo strutturale attraverso un intervento normativo”.