Casa sostenibile anche in affitto: piccoli cambiamenti che valgono molto

 

Quando si parla di sostenibilità domestica, il pensiero va spesso a interventi strutturali complessi: cappotti termici, pannelli solari, serramenti di nuova generazione. Soluzioni efficaci, certo, ma non sempre accessibili, soprattutto per chi vive in affitto o non ha la possibilità di intervenire direttamente sull’edificio in cui abita.

Eppure, la sostenibilità non è un’esclusiva dei proprietari di casa. Anche chi vive in un appartamento in affitto può adottare comportamenti e strategie capaci di ridurre l’impatto ambientale della propria quotidianità. Anzi, spesso sono proprio i piccoli gesti, se ripetuti nel tempo, a produrre gli effetti più duraturi.

L’efficienza parte dalle abitudini

Uno degli ambiti più immediati in cui si può agire è la gestione dell’energia in casa. Anche in assenza di modifiche strutturali, è possibile ridurre i consumi con semplici accorgimenti quotidiani: spegnere le luci quando si esce da una stanza, staccare i dispositivi in stand-by, usare lampadine LED, preferire il ciclo eco della lavastoviglie o fare il bucato a basse temperature sono pratiche semplici ma efficaci.

Utilizzare tende oscuranti nelle ore più calde d’estate, oppure abbassare le tapparelle per trattenere il calore nei mesi invernali, aiuta a mantenere stabile la temperatura interna, riducendo la necessità di accendere climatizzatori o termosifoni. Anche piccoli dispositivi come ciabatte con interruttore o misuratori di consumo possono diventare alleati preziosi per chi vuole tenere sotto controllo le spese e l’impatto ambientale.

Scegliere un fornitore sostenibile (anche se si è in affitto)

Scegliere un fornitore attento all’ambiente non è solo una questione etica: è anche un modo per rafforzare la propria autonomia come inquilini, prendendo decisioni che incidono direttamente sulla qualità della vita quotidiana.

Anche chi vive in affitto, infatti, può compiere scelte consapevoli che contribuiscono alla sostenibilità, senza bisogno di interventi strutturali. Tra le realtà che offrono soluzioni in questa direzione c’è Acea, un fornitore di energia noto in Italia, che propone offerte pensate anche per chi cerca un’alternativa affidabile e rispettosa dell’ambiente. Molti inquilini tendono a pensare di non avere margini di scelta in questo campo, ma non è così: a meno che il contratto d’affitto non specifichi diversamente, e purché le utenze siano intestate all’inquilino, è possibile selezionare in autonomia il proprio fornitore. Un’opportunità spesso sottovalutata, ma che permette di orientarsi verso soluzioni più sostenibili, trasparenti e personalizzate.

Piccoli investimenti, grandi risultati

Seppur limitato nelle possibilità di intervento, chi è in affitto può comunque migliorare la sostenibilità della propria abitazione con qualche piccolo acquisto mirato. Le lampadine a basso consumo, ad esempio, si sostituiscono facilmente e rappresentano una spesa contenuta che si ripaga nel tempo. Lo stesso vale per le prese intelligenti, i riduttori di flusso per i rubinetti, i termometri da interno per regolare al meglio il riscaldamento, o i dispositivi per misurare l’assorbimento energetico degli elettrodomestici.

Anche la disposizione dei mobili può incidere: evitare di coprire i termosifoni, posizionare il frigorifero lontano da fonti di calore o mantenere pulite le ventole posteriori degli elettrodomestici contribuisce a renderli più efficienti. Sono dettagli spesso trascurati, ma che incidono nel tempo sui consumi e sul comfort abitativo.

Per chi lavora da casa, poi, ottimizzare l’illuminazione naturale durante il giorno può ridurre il ricorso alla luce artificiale. E per chi ha un balcone o una piccola terrazza, l’aggiunta di piante può migliorare la qualità dell’aria e offrire una protezione naturale dal sole.

Rifiuti, riciclo e scelte consapevoli

Un altro ambito dove è possibile agire subito è la gestione dei rifiuti. Anche se le regole possono variare da città a città, informarsi sulle modalità corrette di raccolta differenziata è un primo passo fondamentale. Separare correttamente plastica, vetro, carta e umido, ridurre l’uso di imballaggi usa e getta, acquistare prodotti sfusi o con packaging sostenibile sono pratiche sempre più semplici da integrare nella vita quotidiana.

Lo stesso vale per la spesa alimentare e i prodotti per la casa. Preferire detergenti ecologici, ridurre gli sprechi alimentari, scegliere prodotti locali e di stagione contribuisce non solo a vivere in modo più sostenibile, ma spesso anche a risparmiare.

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