Si allontanavano numerose volte al giorno dagli uffici comunali senza giustificazione, per sbrigare faccende personali. Sette mesi di indagini, coordinate e dirette dal sostituto procuratore di Sulmona Stefano Iafolla, hanno portato all’accusa di truffa aggravata. Della vicenda è stata interessata anche la Procura Regionale della Corte dei Conti di L’Aquila per il recupero dei compensi percepiti in modo illecito.
Nelle indagini tracciati anche i cartellini magnetici e gli scontrini fiscali delle attività attestanti lo shopping dei dipendenti comunali. Poi buoni pasto ricevuti indebitamente, allontanamento ingiustificato anche per consumare il pasto a casa. tutto avveniva con la complicità dei colleghi, che si proteggevano a vicenda.
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