«L’antenna Wind non verrà installata». La conferma arriva dalla presidente del consiglio comunale di Celano, Lisa Carusi. Nel corso di una riunione che si è svolta nella sede della società di telefonia a Roma, le parti hanno infatti raggiunto un accordo col quale la Wind si è impegnata a rinunciare al giudizio promosso dinanzi al Tar dell’Aquila contro il provvedimento di diniego dell’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto di telecomunicazioni, e, di fatto, a rinunciare all’installazione dell’antenna in via Euclide (località Campitelli).
All’incontro erano presenti, oltre alla presidente Carusi, il sindaco Settimio Santilli, l’avvocatoAngela Di Salvatore, difensore del Comune, i rappresentanti della Wind Telecomunicazioni e i legali della stessa. Così è stata ufficializzata la rinuncia con il deposito dell’atto di transazione al Tar. «Siamo molto soddisfatti dell’esito che ha avuto questa vicenda», sottolinea la Carusi, «in quanto la scelta della Wind, compiuta nel 2015, di realizzare un impianto di telecomunicazioni nel nostro territorio comunale, ha da subito incontrato il forte disappunto della collettività e, comunque, ha avuto un notevole impatto nell’opinione pubblica cittadina, tanto che la questione dell’antenna, per alcuni versi, è stata anche oggetto di strumentalizzazioni da parte di qualcuno che, in occasione della campagna elettorale per le elezioni comunali, ha tentato di fare leva sulla situazione di malcontento per carpire consensi. Dal canto suo l’amministrazione, non appena insediatasi, ha affrontato la questione adoperandosi per trovare una soluzione, anche dal punto di vista dell’ubicazione dell’impianto, alternativa a quella individuata dalla Wind e mostrando una grande attenzione a salvaguardare gli interessi dei cittadini. Si è scelto di tentare una mediazione con la società di gestione telefonica cercando in primo luogo di evitare la realizzazione dell’impianto e avanzando poi delle proposte di vari siti alternativi da sottoporre all’esame della stessa per valutarne l’idoneità. Con l’accordo transattivo», conclude la presidente Carusi, «le parti hanno altresì stabilito che, per il futuro e qualora si renda necessario, la scelta di aree da destinare alla installazione di impianti di telecomunicazione dovrà essere previamente concordata. Efficace si è rivelata dunque l’azione svolta dall’amministrazione in questo arco di tempo, azione che, di fatto, ha impedito la realizzazione dell’impianto>>.