I dati sul giro d’affari innescato dal terremoto del 6 aprile 2009 oggi online: il terremoto è costato 6,7 miliardi, 180 milioni il conto degli alberghi per ospitare gli sfollati.
L’articolo è di Sergio Rizzo ed è stato pubblicato sul Corriere della Sera. Mentre i comuni mortali si dannano ad incolpare delle proprie sfortune gli immigrati che vivono negli alberghi ed i famosi 35 euro per mantenerli, in Abruzzo succede che ci siano professionisti più professionisti di altri loro colleghi.
Talmente bravi da ricevere incarichi a non finire, manco fossero supereroi. Così accade che Antonello Salvatori, professore di Scienza delle costruzioni all’Università dell’Aquila, “con tutto il lavoro che ha, è stato scelto anche per fare l’esame dei danni del sisma in centro Italia. Nemmeno fosse Superman. Va detto che neppure qualche suo collega si può lamentare. Sapete quanti incarichi hanno avuto i primi sei professionisti impegnati nella ricostruzione privata del terremoto in Abruzzo? Tenetevi forte: 1.685. In media, 280 ciascuno. Il che dice tutto su ciò che un sisma del genere può mettere in moto”.
428 incarichi al solo Salvatori: “lavori per 254,6 milioni. E considerando che l’onorario per ingegneri e architetti, terremoto o no, è sempre il 10% dell’importo, fa 25 milioni di parcelle”.
Perché si parlava di alberghi ed immigrati? Perché il costo per ospitare gli sfollati è di 180,8 milioni di euro. Il terremoto, fin’ora, è costato quasi 7 miliardi di euro. Ma l’Abruzzo, si sa, è dotato dei migliori professionisti.