L’Aquila. Quando due fattori come il maltempo e lo sciame sismico si uniscono in una zona fortemente provata, come quella del nostro capoluogo, la paura torna a farla da padrona. Così, come annunciato ieri dal primo cittadino, Cialente, circa 2mila persone si sono riversate a passare la notte fuori dalle proprie abitazioni.
Tra le strutture messe a disposizione dall’amministrazione comunale il Musp del circolo didattico “Amiternum-Marconi”, le scuole prefabbricate antisismiche costruite dopo il terremoto del 2009 e attualmente chiuse con ordinanza per i rischi di gelo e scosse.
Al completo la struttura ha dato rifugio, dispensando pasti caldi per sopperire al freddo pungente, a circa 460 persone tra cui anziani con patologie anche gravi e bambini. Un problema è stato rappresentato dai posti letto. Troppe poche, infatti, le brandine a disposizione della Protezione civile: chi ne era in possesso, così, le ha portate da casa molti altri invece hanno dormito su banchi e sedie. Qualcuno si è adagiato sul pavimento.
Alex Amiconi