A Rapino, provincia di Chieti, sulla Strada Statale della Maielletta c’è un rifugio il cui titolare che chiede aiuto da giorni. L’appello è stato pubblicato sul blog Neve Appennino e noi lo riportiamo di sgeuito:
“Tutti ci cercano ma nessuno fa nulla… evidentemente Rigopiano non ha insegnato nulla!”. L’appello è del gestore Roberto D’Emilio, “Siamo immersi nella neve che in alcuni punti tocca i 7 metri.
“Abbiamo una strada che arriva fino davanti al Rifugio, ma per burocrazia non interessa a nessuno se non al sindaco di Rapino Rocco Micucci che ci sostiene in tutti i modi; ultima diffida fatta due giorni prima della tragedia di Rigopiano con neve di 50 cm che bloccava la viabilità, ora ne abbiamo oltre 3 metri”.
“Attualmente sono solo al rifugio avendo mandato mia moglie e mio figlio sotto a Pescara 2 giorni prima della bufera. Ho i viveri, ma tutta la scorta per lavorare è andata persa in quanto o alimentavo la luce e telefono o i frigo. Ora è tutto da gettare. Ci avevano assicurato dalla sala operativa della Prefettura che due turbine venute da fuori provincia sarebbero salite fino a noi. Il giorno dopo non salgono perché pericoloso. Il bello è che volevano che lasciassi il rifugio”.
E poi D’Emilio prosegue nella lamentela sulla strada abbandonata, che porta anche ai ripetitori di Tv e radio di Italia, e non solo. “E’ un anno e mezzo che facciamo presente la criticità della strada. Nulla di fatto fino ad ora. Ultima diffida due giorni prima della tragedia di Rigopiano… sono senza parole”.
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