Insulti agli insegnanti? E’ oltraggio a pubblico ufficiale: lo dice la Cassazione

Il professore rappresenta un pubblico ufficiale e come tale non deve essere schernito o oggetto di insulti, né da parte degli alunni né da parte dei suoi superiori. A definirlo tale è stata la Corte di Cassazione con la sentenza n.15367/2014, con la quale ha affermato che pronunciare parole offensive contro un professore nell’esercizio delle sue funzioni integra il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, disciplinato dall’art. 341 bis codice penale e punito con la reclusione, invece che quello di ingiuria, disciplinato dal successivo articolo 594 e punito con la sola sanzione pecuniaria. Nel caso oggetto della sentenza, un genitore, durante il colloquio con un insegnante della figlia, l’ha insultato. Davanti al Giudice di Pace di Cecina il genitore è stato prosciolto perché aveva proceduto a risarcire l’insegnante; tuttavia in seguito il procuratore generale di Firenze ha imposto la riapertura del caso, indicando l’integrazione del reato del genitore con l’oltraggio ad un pubblico ufficiale.

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