Non dovranno più esser consultati, da parte degli operatori sanitari, i registri cartacei per somministrare i farmaci ai pazienti ricoverati.
A partire dai primi mesi del 2016 verrà attivata all’Ospedale “San Salvatore” di L’Aquila, in quattro reparti, una procedura tecnologica che costituisce un progetto pilota per l’Abruzzo: il braccialetto elettronico in corsia.
La novità, successivamente alla sperimentazione, verrà estesa agli altri reparti e poi ai presidi dell’intera provincia.
In una nota della Asl ne viene descritto il funzionamento: all’infermiere basterà un “bip” emesso dal braccialetto elettronico fissato al posto del paziente, per individuare e mettere sul carrello della terapia il farmaco da somministrare, senza nessun
a possibilità di errore, perché si identificherà con assoluta certezza il paziente a cui è destinato.
“Una strategia lungimirante”, continua la nota, “che si deve al Manager della Asl Giancarlo Silveri e alla capacità organizzativa e gestionale del Direttore del Servizio Aziendale della Farmacia Ospedaliera, Eugenio Ciacco. L’Aquila si candida a Polo di riferimento per tutte le farmacie e i laboratori degli ospedali abruzzesi che potrebbero avvalersi dei grandi vantaggi del sistema varato nel capoluogo di regione”.
Il carrello informatizzato è legato ad un’altra novità: la centralizzazione del farmaco.
Sempre all’inizio dell’anno, opererà in tutta la Asl 1 un laboratorio centrale situato all’interno dell’Ospedale San Salvatore, in cui si prepareranno le singole confezioni di terapie da recapitare agli ospedali di Sulmona, Avezzano, Castel di Sangro.
Un sistema, questo, già impiegato per l’allestimento dei farmaci antiblastici tumorali.
Gli operatori impegnati attualmente nell’allestimento delle terapie potranno esser, così, destinati ad altri compiti, riducendo le spese di gestione dei mezzi ospedalieri di deposito dei farmaci e implementando la forza lavoro, per garantire l’efficienza dei servizi.
Claudia D’Orefice