Il Distretto Sanitario di Trasacco ha già un ‘padre’ ed è il dottor Quaglieri

Nel Comune di Trasacco è bufera sull’intitolazione del Distretto sanitario locale, collocato proprio alle porte del paese. Un’azione di ricordo collettiva, scritta nero su bianco tempo fa, è stata affiancata da una proposta effettuata da tre consiglieri comunali trasaccani, che si sono posti in parallelo ad una decisione, in realtà, a quanto dicono le carte, già avvalorata, controfirmata ed accordata. Il Distretto sanitario di Trasacco ha già un ‘padre’ per l’intitolazione ed è lo scomparso dottor Luigi Quaglieri. A Quaglieri, infatti, uomo politico, medico e direttore sanitario, sarebbe toccato proprio il nome del pezzo di storia e di sanità locale, quale quella del Distretto, a mo’ di ricordo. Lo dicono le carte firmate anche dallo stesso collega Fosca, prima che morisse.

Il giorno 8 aprile prossimo, il Distretto Sanitario di Trasacco verrà scolpito, nel cuore, da una targa precisa e decisa. Intitolare un simulacro, un’area o una struttura ad un personaggio che tanto diede agli altri in vita, non significa solo dare un nome ad un qualcosa, ma ricordare un qualcuno che un tempo si spese per il bene del suo territorio e del suo prossimo. I medici e colleghi Pasquale Cambise, Antonio Corrado Leone, Gianfranco Bellisario, Benito Falbo, Francesco Belmaggio, Luigi Giommo, Renzo Marchi, Pompeo Massaro all’unisono, il giorno 14 ottobre scorso, compreso il dottor Gino Fosca, oggi scomparso, mossero una richiesta di ricordo e di intitolazione alla responsabile del distretto Sanitario 2 – Area Marsica, la dottoressa Rossella De Santis. Loro volontà era quella di intitolare il Distretto Sanitario che sorge proprio a Trasacco al dottor Luigi Quaglieri, medico di eccellente fama, uomo dalle grandi virtù e direttore sanitario della Asl Avezzano-Sulmona-Castel Di Sangro per ben otto anni di fila. Proprio lui, infatti, lavorò molto in vita, per la realizzazione del Distretto sanitario nel cuore del Comune di Trasacco, dove ricade tutt’oggi, spostandolo di ‘casa’ dalla vicina cittadina di Luco dei Marsi. Adesso, però, compare una seconda via laddove, invece, la presa di posizione iniziale era più che intesa, chiara e trasparente. I tre consiglieri comunali di Trasacco Francesco Capriotti, Jacopo Angelini e Roberto Salvi hanno proposto di intitolare il Distretto sanitario suddetto al recentemente scomparso dottor Gino Fosca, collega del Quaglieri e suo grande amico. I tre, cioè, avrebbero, di loro spontanea volontà, presentato una richiesta al Comune di Trasacco con l’intento di avvalorare il loro intendimento.

«Mi rincresce – afferma la figlia dello scomparso Luigi Quaglieri, Paola Quaglieri – pensare che uomini di così elevata cultura come sono i soggetti sottoscrittori di questa proposta, abbiano commesso degli errori così banali, sia nell’indirizzare tale richiesta, che nel comporla. A questo punto, mi domando: è proprio il valore del ricordo che si vuole sottolineare o si vuole solo mettere in discussione tutto e ridicolizzare anche ciò che non può essere affatto ridicolizzato? Come può, mi domando, un amministratore veterano come il Salvi commettere degli errori così banali? Non riconosce, forse, più le competenze. Per non parlare dell’Angelini che, dal canto suo, esperto in Giurisprudenza, ha sbagliato addirittura cassetta delle lettere con tanta facilità. L’ingegner Capriotti, invece, ha solo avallato senza riflettere o finalmente ha trovato un accordo con il Salvi? Insomma, una cosa buona mio fratello l’ha fatta… li ha fatti incontrare lungo la nuova Piazza Matteotti? (Meno male anche questa opera è servita a qualcosa). Dopo innumerevoli insulti tra le mura del Consiglio comunale tra il Capriotti ed il Salvi, cosa è avvenuto di talmente forte tra i due per riunirli? Hanno fatto nuove amicizie o hanno già un amico in comune da dover avallare? Il momento prescelto dagli stessi firmatari per proporre un così meritevole sentimento di memoria, nella realtà, ne svela, purtroppo, il fine: tra due mesi si vota ed i consiglieri firmatari sono amici dell’Opposizione . L’amore, allora, per le nostre perdite drammatiche può essere lo strumento dei nostri politici di strada? Quando la smetteremo di strumentalizzare il valore dei grandi che ci hanno lasciato in eredità tutta la loro vita e le loro gesta? Come mio padre, il dottor Luigi Quaglieri ed il grandissimo dottor Fosca. Esprimo la mia estrema felicità affinché entrambi vengano ricordati da un’opera che li testimoni a tutte le nostre società future». Nessuna macchia, quindi, nei confronti del dottor Gino Fosca, amabile concittadino e padre di grandi azioni politiche e mediche, ma sta di fatto che, però, il Distretto sanitario avesse già un nome preciso e definito, successivo, inoltre, ad un accordo preso e controfirmato. Quel nome è proprio quello del dottor Quaglieri, papà dell’attuale sindaco. Esiste, infatti, una lettera, a firma dei medici Antonio Corrado Leone, Gianfranco Bellisario, Benito Falbo, Francesco Belmaggio, Luigi Giommo, Renzo Marchi, Pompeo Massaro e Pasquale Cambise, fra cui compare anche il nome dello stesso e scomparso Gino Fosca, che sigla, nero su bianco, il riconoscimento del Distretto all’amato direttore sanitario scomparso, nonché politico di incisività. La lettera è stata fatta pervenire alla direzione generale della Asl, la quale ha approvato favorevolmente la proposta dei medici, dando così il via libera all’iter per l’intitolazione del Distretto, promuovendo anche una delibera, risalente al mese di febbraio scorso, contenente, per l’appunto, il famoso atto dell’intitolazione al medico di Trasacco. I dottori, all’unisono, infatti, scelsero, a loro tempo, di promuovere una precisa azione di memoria verso i contorni spirituali di un personaggio dal grande animo sincero, che si è sempre speso per la bellezza della vita dei suoi pazienti e dei suoi affetti, vicini e lontani. L’8 di aprile del 2017, si terrà, quindi, proprio a Trasacco, la cerimonia di intitolazione del Distretto allo scomparso dottor Quaglieri, come cantano, d’altronde, le carte. 50 anni sono stati spesi da Quaglieri per la vita del paese di Trasacco, suo luogo di nascita e di realizzazione lungimirante. La memoria è una questione di collettività, di volere comune e di fatti, scritti e sanciti.

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