Dopo il dramma dello scorso 18 gennaio si torna, ahinoi, a Rigopiano. Ad alzare la voce contro gli ‘intrusi’ – i cosiddetti turisti del macabro – , infatti, è il ‘Comitato vittime di Rigopiano’ -comitato, appunto, che riunisce i familiari del disastro che travolse l’Hotel Rigopiano di Farindola causando 29 morti – annunciando ronde, ogni fine settimana, contro il turismo del macabro. “L’area – dicono- è sottoposta a sequestro ma a più riprese è stata segnalata la presenza di intrusi. Vista la totale passività delle istituzioni nell’adottare misure che impediscano in modo efficace ai visitatori di accedere nell’area posta sotto sequestro, abbiamo deciso -rimarcano – di organizzare noi stessi un servizio di ronda per sorvegliare l’area”.
Su disposizione del sostituto procuratore di Pescara Andrea Papalia, nel frattempo, sono stati avviati i lavori per installare una recinzione di protezione anti-intrusi, ” una recinzione – concludono i rappresentanti del suddetto comitato – perimetrale al solo rudere dell’albergo, sia nella parte integra sia in quella crollata, e all’area immediatamente adiacente all’edificio e comunque interessata dalla valanga”.
Alex Amiconi