Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Sindaco di Tagliacozzo Testa.
In merito all’articolo apparso sul quotidiano IL CENTRO in data odierna “Soldi per il funerale, è polemica”, il Sindaco di Tagliacozzo, per onore di verità, cronologicamente riporta i fatti come si sono verificati: intorno alle ore 10.00 venivo contattato sulla mia utenza privata da una ragazza che si presentava come Serena Rotondi, a me sconosciuta, che mi rappresentava la morte della propria madre, ricoverata presso una clinica di Avezzano. Nella circostanza mi rappresentava l’impossibilità, per problemi economici, di pagare il funerale. Poiché il sottoscritto si stava recando a Pescara per incarico istituzionale (firma dell’accordo sulla banda larga), invitava la signorina a recarsi in ufficio ed espletare le necessarie pratiche per mettere l’amministrazione comunale in condizione di erogare il previsto contributo, dettando alla stessa il numero dell’ufficio interessato. Come mi è stato riferito dalla responsabile del servizio, la Serena aveva contattato l’ufficio che la invitava a presentarsi dall’assistente sociale, che era sul posto, per definire la vicenda, ma quest’ultima non si è presentata ed ha inveito contro il personale. Nella stessa mattinata i Carabinieri di Tagliacozzo e di Avezzano assumevano informazioni in merito presso gli uffici preposti
Il Sindaco: alle ore 15.00 circa sono stato raggiunto telefonicamente dal locale Comando Stazione Carabinieri che mi faceva presente che erano stati contattati dalla Serena in merito al problema della morte della propria madre. Nella circostanza rappresentavo che non vi era alcun problema per il Comune a farsi carico delle spese del funerale ma quantomeno era necessaria una semplice richiesta. Nel pomeriggio della stessa giornata venivo contattato anche dal dott. Angelo Petroni, Direttore Sanitario della clinica, al quale ribadivo che il Comune non aveva alcun problema a farsi carico delle spese per il funerale e a pagare la relativa impresa funebre, invitando lo stesso a farmi contattare dall’impresa funebre qualora ve ne fosse la necessità. Nel frattempo sono sempre stati tenuti aperti i contatti tra il sottoscritto, l’ufficio e l’assistente sociale.
Mi dispiace che una vicenda triste, di cui il sottoscritto e l’Amministrazione si sono subito fatti carico, vista la delicatezza della situazione, debba essere, ancora una volta, strumentalizzata da parte del giornalista Nino Motta, che in questi ultimi tempi, dopo un periodo assente sulla stampa locale, scrive articoli tesi a mettere in cattiva luce l’operato di questa Amministrazione, con una ricostruzione artefatta, addossando tutte le responsabilità ai nostri uffici mentre era semplicemente sufficiente che lo stesso avesse acquisito notizie anche presso gli uffici comunali. Quindi avrebbe fatto bene il giornalista, come richiede la relativa etica, quantomeno a contattare le parti interessate, non nell’interesse del Sindaco, che ha fatto più di quello che gli spettava, ma per il rispetto che si deve avere verso i propri lettori che hanno diritto a conoscere solo ed esclusivamente la verità.
Allo stesso modo la signorina Serena Rotondi, invece di fare i giri delle caserme e del Comune di Avezzano, avrebbe potuto e dovuto recarsi presso i nostri uffici, dove, tra l’altro, la stavano aspettando, per firmare una richiesta di contributo, già preparata. Inoltre allo stato attuale, ancora non esiste una richiesta di contributo (non si amministra con il sentir dire), né il sottoscritto, né gli uffici sono a conoscenza del giorno e dell’ora del funerale, sia per avvisare il Parroco che per preparare le operazioni di inumazione presso il cimitero.