“L’Abruzzo sempre più protagonista in Italia, con la festa nazionale dei Borghi Autentici che verrà celebrata il prossimo anno, proprio nella nostra regione”, ad annunciarlo è il presidente della Commissione consiliare ‘Turismo’ in Regione, Lorenzo Berardinetti a margine di un incontro istituzionale avuto con il vice presidente della Regione Abruzzo con delega al turismo, Giovanni Lolli, il presidente nazionale dell’Associazione ‘Bai’, Ivan Stomeo, la vice presidente, Carolina De Vitis e il delegato regionale per l’Abruzzo, Enzo Di Natale. “Quella dei ‘Borghi Autentici’ è una realtà in continua crescita, con l’adesione sempre più frequente dei piccoli comuni abruzzesi che insieme formano una rete di territori con singole identità, ma con lo scopo condiviso di ritrovare i borghi italiani quali luoghi da vivere e preservare, promuovendone uno sviluppo sostenibile. In Abruzzo sono tanti i comuni che hanno aderito all’associazione”, continua Berardinetti, che è anche sindaco di Sante Marie, uno dei borghi autentici della provincia aquilana e firmatario, insieme all’assessore Donato Di Matteo, di un progetto di legge su “Valorizzazione e sviluppo aree interne e borghi caratteristici dell’Abruzzo” che ha lo scopo di istituire un fondo atto ad agevolare la qualità della vita, i servizi e la residenzialità nei piccoli centri.
Durante l’ultima assemblea regionale dei Borghi Autentici, che si è svolta nella sala consiliare del Municipio di Scurcola Marsicana, sede istituzionale del raduno, Berardinetti ha parlato delle misure da adottare per delle realtà che insieme costituiscono il motore e una delle risorse primarie del comparto turistico e socio-economico della regione. Il momento è più che mai idoneo per puntare sui borghi, anche alla luce dell’ approvazione definitiva in Senato della legge che pone misure di valorizzazione e sostegno per i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti. Un segnale forte e di buon auspicio per territori come il nostro, caratterizzato da un turismo versatile, dove le migliori eccellenze provengono dalla terra e dalle attività produttive, in grado di fare la differenza tutto l’anno”.