Meteo. Nel corso delle prossime ore, i venti più freddi si placheranno lasciando spazio ad un’incisiva escursione termica tra le temperature minime piuttosto basse e la massime più fresche o miti. Le inversioni termiche in Pianura Padana e nei grandi centri urbani combinate alle infiltrazioni d’aria umida da ovest, le quali faranno sì che ci siano innocui annuvolamenti sui settori occidentali/tirrenici, aumenteranno il rischio di umidità e di aria inquinata o polveri sottili nei bassi strati per assenza di moti ascensionali e dunque di rimescolamento verticale. Anche nelle nostre vallate o conche appenniniche non saranno esenti foschie e nebbie mattutine, non appena, al posto d’aria fredda e secca che sta affluendo nelle ultime ore, entreranno delle insidiose infiltrazioni modestamente umide e instabili da ovest, facendo sì che la nebbia possa di nuovo prevalere, specie al primo mattino nella nostra Piana del Fucino (nebbia da irraggiamento). Un peggioramento delle condizioni meteorologiche ci potrebbe essere nel corso dell’inizio della prossima settimana quando, l’alta pressione, ora espansa sulla nostra penisola e in rinforzo nei prossimi giorni nei quali darà luogo a tempo stabile e parzialmente soleggiato, si estenderà fino al Nord Atlantico consentendo ad un fronte freddo e instabile dal Mar Baltico, possa attraversare lo stivale, dando luogo a rovesci di pioggia anche a carattere nevoso su Alpi e Appennino, quota neve che dovrebbe arrivare fino a quote basse anche sul nostro Appennino centro/meridionale, soltanto se dovesse fare ingresso aria fredda di origine artico-marittima. Data la distanza di tempo da quest’ultima tendenza, ne torneremo a parlare.
Grazie per la cortese attenzione.
Riccardo Cicchetti