Un incontro tutto al femminile quello voluto dall’Assessore alle Politiche sociali di Tagliacozzo Manuela Marletta per sensibilizzare contro la gravissima problematica della violenza sulle donne che affligge la società moderna. Una violenza strisciante e subdola, il più delle volte all’interno degli stessi nuclei familiari.
Il dibattito è stato aperto dal saluto del Sindaco Vincenzo Giovagnorio che si è detto onorato e ampiamente supportato nell’azione amministrativa, da tante collaboratrici donne: due Assessori, la Presidente del Consiglio, la Segretaria comunale, ben tre Dirigenti su cinque e il nuovo Capitano dei Carabinieri, Silvia Gobbini, tra l’altro presente al convegno.
Una profonda riflessione sul perché della violenza di genere l’ha proposta la Dirigente scolastica Patrizia Marziale che ha riflettuto sugli atteggiamenti delle stesse donne, come mogli, madri e fidanzate nei confronti dei propri uomini: mariti, figli e compagni. Ma anche una lucida autocritica su tanti comportamenti errati nell’approccio a questa problematica. Una normativa molto severa e anche abbastanza completa da parte del legislatore ma forse poco rispettata dalla Società Civile, anche a causa della mancanza dei mezzi istituzionali per agire in modo sostanziale.
Gaia Novarino, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di scienze e tecnologia in Austria, ha parlato di comunicazione e di ascolto con e per le donne. Bisogna credere in un reale cambiamento per attuare finalmente a pieno l’equilibrio tanto auspicato della parità dei diritti e nelle posizioni chiave all’interno della nostra società.
Maria Teresa Letta ha rivolto un accorato appello alle ragazze, raccomandando di non disperare mai nella propria autostima. Quindi la Vice Presidente nazionale della C.R.I. ha raccontato alcuni dei mille casi che dal 10 gennaio 2011 hanno dovuto affrontare e gestire con il Centro antiviolenza della Croce Rossa Italiana di Avezzano. Le situazioni sommerse sono ancora troppe nella nostra Marsica e a volte, non riscontrandosi segni evidenti di violenze fisiche, non si ha nella giusta considerazione la maggiore gravità delle violenze psicologiche. L’auspicio è che si crei una coscienza del coraggio che eviti di arrivare alla disperazione prima di denunciare.
Anna Di Censo, Assistente sociale del Comune di Tagliacozzo, ha infine parlato dell’azione da parte delle istituzioni e del delicato ruolo dell’ufficio sociale municipale. Tutte le donne valgono, tutte devono avere o recuperare autostima. Importante è la prevenzione e il senso di dignità e di rispetto di se stesse.
L’incontro, coordinato dalla dott.ssa Maria Zaccone, è stato arricchito dalla lettura di alcuni brani in italiano, inglese, francese e spagnolo, da parte degli studenti dell’Istituto Tecnico per il Turismo “A. Argoli”.
La sensibilità al tema è altamente apprezzabile e non cessare di parlarne è cruciale per evitare che si dica che il problema non esiste, che i misfatti sono confinati in determinati ambiti e in certe culture. È un problema culturale che, anche se non sfocia in un fatto criminoso, lede l’autostima e minimizza il ruolo della donna in ogni ambiente di lavoro.