AVEZZANO, AMMINISTRAZIONE COMUNALE E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA DEI COMMERCIANTI: “INSIEME PER RILANCIARE LA CITTÀ”

Si è svolto oggi pomeriggio in Comune un incontro tra i rappresentanti dell’amministrazione comunale e delle associazioni di categoria dei commercianti: erano presenti il sindaco Gabriele De Angelis accompagnato dal suo portavoce, Roberto Alfatti Appetiti, il vicesindaco Emilio Cipollone, l’assessore al commercio Guido Gatti, il presidente della commissione commercio Maurizio Gentile e la presidente della commissione statuto e regolamenti Chiara Colucci; per i commercianti sono intervenuti Roberto Donatelli per Confcommercio, Pasquale Cavasinni per CNA, Carlo Rossi per Confesercenti e Alberto Mazzei per Confartigianato.
 
Clima disteso tra amministratori e rappresentanti di categoria, che hanno apprezzato l’invito, un rapporto costante e proficuo sin da quando, ha ricordato Donatelli, “il sindaco De Angelis era assessore al commercio” e i rappresentanti delle diverse associazioni si sono dichiarati soddisfatti dei chiarimenti ricevuti sul nuovo regolamento riguardante i dehors e sulle modifiche alla Tari, “due provvedimenti che – ha ribadito il sindaco Gabriele De Angelis – vanno nella direzione di sostenere il commercio, nella consapevolezza del difficile momento che le attività commerciali e produttive stanno vivendo. Due provvedimenti che erano lungamente attesi e che procureranno beneficio all’intera città. Se non sono state ascoltate le categorie è stato solo un incidente di percorso causato dalla velocità impressa all’azione amministrativa e dalla determinazione ad approvare il bilancio prima della fine dell’anno per essere operativi già dal 2 gennaio”. Nel merito, in ogni caso, i commercianti hanno confermato apprezzamento per le iniziative assunte dall’amministrazione. L’auspicio, condiviso da tutti, è che in futuro ci si possa incontrare più spesso anche su argomenti relativi allo sviluppo complessivo della città. Il sindaco De Angelis ha assunto un formale impegno in tal senso: “ristabilire la prassi di confrontarsi sempre in via preventiva con le categorie”.
 
Gli esponenti dell’amministrazione, l’assessore Gatti in particolare, ha spiegato cosa cambia per I dehors. «Il regolamento era fermo dal 2010 e per sette anni si è andati avanti solo con proroghe dettate da delibere di giunta. Con il nuovo regolamento si sblocca finalmente una situazione di stallo e soprattutto si dà la possibilità di installare nuovi dehors. Il tutto chiaramente in base a regole chiare e precise». A differenza del passato, non sono più tre le aree individuate per il diverso pagamento delle tariffe, ma quattro. All’interno del precedente “quadrilatero” tra via Roma, via Monte Velino, via Montello e via XX Settembre, ne è stato individuato un altro che delimita il cuore della città, compreso tra via Garibaldi, via Bagnoli, via Rosselli e via Cesare Battisti. Le tariffe, che valgono solo per i dehors permanenti e non per quelli stagionali, per i quali nulla cambia, sono state elaborate in base alle indicazioni dell’Omi, osservatorio del mercato immobiliare, e sono così definite: prima categoria 120 euro al metro quadrato, seconda categoria 84 euro al metro quadrato, terza 59 euro al metro quadrato, quarta 12 euro al metro quadrato. «Chi decide di installare un dehors in periferia è chiaro che pagherà molto meno rispetto a chi vuole farlo nel centro della città» hanno aggiungono Colucci e Gatti «per le periferie non si poteva azzerare la spesa in quanto sarebbe altrimenti subentrata la Tosap, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, che sarebbe stata di gran lunga superiore. Per la prima volta abbiamo prezzi certi per tutti, rimodellati su ogni zona della città». È stata inoltre istituita una commissione tecnica della quale faranno parte il dirigente o un suo delegato dei settori Urbanistica, Suap e Viabilità. La commissione esaminerà le richieste per la nuova realizzazione o per il rinnovo di autorizzazioni precedenti. Chi ha già i dehors avrà poi 12 mesi di tempo per uniformarsi e adeguarsi all’approvazione dell’atto rilasciato dalla commissione
 
Un chiarimento poi è stato d’obbligo anche sulla tassa dei rifiuti (TARI). La tariffa applicata nel corso del 2017 derivava da una una previsione fatta dalla precedente Amministrazione in sede di approvazione del Bilancio 2017. Tale previsione era fondata su una ripartizione del costo del servizio tra utenze domestiche (58%) e utenze non domestiche (42%). E’ accaduto, come può accadere, che tale previsione si è rivelata errata; infatti per il 2018 il gestore dei rifiuti (Tekineco) ha comunicato una diversa ripartizione di tali costi (e precisamente 63% utenze domestiche e 37% utenze non domestiche). Ciò ha comportato una obbligatoria revisione della tariffa con un leggero incremento del costo delle utenze domestiche (per una famiglia di tre persone che occupa un appartamento di circa 100mq l’incremento annuo è di euro 24 circa) e ad un notevole riduzione della tariffa per le utenze non domestiche (per una trattoria di 200mq avremo una riduzione di 260 euro anno). Tuttavia questo leggero incremento di costo per le utenze domestiche è compensato dalle politiche per le fasce deboli messe in atto in sede di Bilancio 2018: per le famiglie con reddito ISEE inferiore a 5mila euro avremo una riduzione di tariffa del 60% rispetto all’attuale.

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